Nato a Palmi RC il 24 settembre 1957, specializzato in Otorinolaringoiatria e Patologia cervice- facciale all’Università di Perugia e in Audiologia, Ufficiale medico di complemento all’Accademia Navale di Livorno e all’Ospedale della Marina Militare di La Spezia, Carmelo Zappone è Medico Chirurgo ORL libero professionista e Presidente in carica della AIOLP, Associazione Italiana Otorinolaringoiatri Libero Professionisti. Ha collaborato con l’Istituto Superiore di Sanità per il Rapporto ISS COVID-19, del 17 aprile 2020. E’ uno dei candidati della lista per una “Libera Professione Sostenibile Oggi e Domani” che hanno accettato con entusiasmo di portare le ragioni della Libera Professione in Quota B candidandosi all’Assemblea Nazionale alle elezioni, in programma online domenica 17 maggio.

Dottor Zappone, come ha deciso di interessarsi attivamente alle tematiche previdenziali? «Come presidente di una Associazione Scientifica, molti associati mi espongono molte problematiche di tipo previdenziali, per le quali l’Enpam non riesce a fornire risposte soddisfacenti; quindi da questo punto di vista il mio impegno è rivolto a chiarire, nella trasparenza, le modalità per risolvere queste problematiche».

Quali sono a Suo avviso i problemi della libera professione? «Molteplici, solo per citarne alcuni: il Libero professionista è esposto, più di altre categorie mediche, alle problematiche di tutela assistenziale in caso di malattia ed in misura minore anche in caso di infortunio; queste regole vanno cambiate e uniformate. Le aliquote previdenziali richieste ai libero-professionisti in Enpam si aggiungono agli altri obblighi di tassazioni varie, determinando un livello critico di accantonamenti che si riflette poi sui costi globali».

Quali sono gli interventi da attuare sull’ Enpam e in quale dei nove punti della campagna si riconosce di più? «L’Enpam, è stato trasformato in Fondazione senza scopo di lucro e con la personalità giuridica di diritto privato ex articolo 1 dello Statuto. Sempre l’Enpam ha lo scopo di attuare la previdenza e l’assistenza a favore degli iscritti, dei loro familiari e superstiti, nonché di realizzare interventi di promozione e sostegno all’attività e al reddito dei professionisti iscritti in base all’articolo 3, comma 2 dello Statuto. Per svolgere efficacemente queste finalità statutarie, deve ridurre le spese superflue, improduttive, che si traducono in economie gestionali; deve rivedere i livelli di compensi e premi dei dipendenti, dal semplice impiegato al funzionario e al dirigente Enpam; in più deve verificare se è possibile ridurre le spese e i costi relativi ai componenti dei vari Rappresentanti nell’Assemblea Nazionale e per i Rappresentanti dei vari Comitati Consultivi e degli altri componenti di consulenza. Infine l’Enpam deve ottimizzare la gestione del patrimonio. Deve avere una gestione più snella, solo così si potranno ottenere risultati utili per migliorare gli assegni previdenziali e raggiungere gli scopi statutari della Fondazione con soddisfazione di tutti gli iscritti Enpam».

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