Il Parlamento ha detto no ad una misura nel decreto legge Bollette che avrebbe rimosso l’obbligo per medici ed odontoiatri specializzandi, dottorandi ed assegnisti di ricerca di contribuire sia ad Inps sia ad Enpam. Un’occasione persa, l’ennesima. Ma per i giovani medici alle prese con la formazione post-laurea si fa strada una buona notizia. La ricongiunzione dei contributi all’Inps, pari al 24% del reddito, diventa più facile. Con il Messaggio n.1739 del 12 maggio ed il relativo Allegato 1 il Dg Vincenzo Caridi dà notizia di una convenzione quadro tra Inps e Casse privatizzate, come l’Enpam. Per ricostruire le posizioni previdenziali di chi chiede di ricongiungere contributi e per renderle consultabili, gli enti previdenziali d’ora in poi, al posto di scriversi delle Pec, si scambieranno i dati in una piattaforma di interoperabilità. Il servizio è Inps. Per fruirne le Casse privatizzate dovranno convenzionarsi con l’Istituto. Così si eviteranno ripetizioni di richieste e duplicazioni di atti. Si farà semplificazione anche per il contribuente.

La novità

Il messaggio Inps è importante per un secondo motivo. Si cita infatti l’articolo 1 comma 2 della legge 45/90 istitutiva della ricongiunzione di periodi contributivi maturati in enti previdenziali differenti, e si sottolinea il diritto dei liberi professionisti a ricongiungere tutti i contributi versati in diverse forme previdenziali pubbliche e private. Orbene, quello stesso articolo è stato oggetto di sentenze di Cassazione e Corte d’appello che hanno riconosciuto il diritto di medici ed odontoiatri contribuenti Enpam a ricongiungere i contributi versati in precedenza a “Inps 2”.

La posizione di AIO

«Inps ha fin qui negato di dover restituire contributi versati alla sua gestione separata da professionisti che poi si sono iscritti ad altre casse», spiega il Segretario sindacale AIO Palermo Ignazio Pizzo (foto a sinistra), esperto di temi previdenziali ed autore di un articolo sul tema sul nostro sito. «Il motivo del “no” è che la legge 45 non menziona espressamente tale gestione».

«In realtà – spiega il Segretario Sindacale Nazionale AIO Danilo Savini (foto a destra) – crediamo che le casse previdenziali privatizzate siano piuttosto del parere dei Magistrati che hanno riconosciuto i diritti dei loro iscritti. AIO ha sollevato il problema e il Presidente Enpam Alberto Oliveti, che guida pure l’associazione delle Casse private Adepp, ha preso in carico la nostra richiesta. Lo ringraziamo e, gli direi, crediamo sia giunto il momento di “battere il ferro finché è caldo”. Si completino i passi istituzionali perché la gestione separata rientri tra le gestioni Inps oggetto di ricongiunzione».

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