Past president di AIO Lazio ed AIO Roma, titolare di studio dal 2000, Creatore del Progetto scuola “sorriso sano e bello” nel Lazio e responsabile della Giornata della Prevenzione orale Roma dal 2008, Giovanni Migliano è attivamente impegnato in ambito ordinistico ma conosce i temi previdenziali e se ne interessa in prima persona nella sua corrente attività sindacale, da diversi anni. Per questo si è candidato nella lista per una “Libera Professione Sostenibile oggi e domani” in cui si identifica il pensiero di Associazione Italiana Odontoiatri. «Nell’occuparmi di sindacato per la nostra categoria effettuo tante consulenze ai colleghi, e ciò mi ha portato a conoscere le loro diverse problematiche sulla previdenza. La mia spinta decisionale è stata quella di portare a conoscenza le questioni che mi sono state poste ma soprattutto risolverle».

Quali sono a Suo avviso i problemi della libera professione? «Sono diversi ma ne indico due importanti. Nell’ iniziare, i giovani odontoiatri oggi difficilmente hanno disponibilità economiche in grado di consentire loro di aprire un proprio studio mono-professionale, anche perché in molti contesti il mercato è saturo; quindi si dedicano a consulenze e collaborazioni. In questi casi non hanno la possibilità di accedere a sostegni per l’acquisto di attrezzature necessarie per la loro attività. Inoltre servirebbe maggiore attenzione per casi che così “particolari” non sono, come quelli dei professionisti padri singoli spesso lasciati soli per il sostegno familiare e di fronte a tanta burocrazia».

Quali sono gli interventi da attuare sull’Enpam e in quale dei punti della campagna si riconosce di più? «Negli ultimi anni abbiamo assistito a cambiamenti molto veloci della nostra professione mentre il nostro Ente si è adattato in modo lento. Come nel caso degli ultimi mesi, in cui ha consentito l’accesso a miseri contributi, e in ritardo, verso i colleghi costretti a chiudere completamente la loro attività di fronte all’emergenza Covid-19. Occorre rivedere la rapidità nell’erogare il contributo, snellire gli iter e soprattutto serve un’autonoma – non dover dipendere da altri organi statali – per poter meglio gestire situazioni non prevedibili».

Contattaci

Utilizza il form sottostante per entrare in contatto con noi.

I campi contrassegnati con * sono obbligatori.






Dichiaro di aver ricevuto, letto e compreso l’informativa sulla privacy ai sensi del Reg. UE 2016/679 (Art. 13) e presto il consenso al trattamento dei miei dati personali *
Esprimo in modo consapevole e libero il consenso al trattamento per le seguenti finalità:
Finalità 3.1
Do il consensoNego il consenso
Finalità 3.2
Do il consensoNego il consenso
Finalità 3.3
Do il consensoNego il consenso