Barlettano, impegnato nell’Ordine e nel Sindacato, Gaetano Memeo è un nome giovane ma ha alle spalle dieci anni di battaglie in Associazione Italiana Odontoiatri, ne è stato segretario nazionale fino a un anno fa ed è attualmente Consigliere di Presidenza, non ha mai fatto mancare la sua attenzione ai temi previdenziali. La sua militanza inizia negli anni di università quando ricopre il ruolo di rappresentante degli studenti cercando di affrontare le tante problematiche insorte con l’ingresso del Nuovo Ordinamento. «Molte facoltà erano impreparate, con tutti i disagi conseguenti. Dopo la laurea ho da subito seguito l’AIO, appassionandomi a tematiche sindacali, ricoprendo ruoli di dirigente provinciale fino ad essere eletto Segretario Nazionale nello scorso triennio». Ora si candida per il 2020 all’Assemblea Nazionale Enpam in Quota B nella lista per una “Libera Professione Sostenibile oggi e domani», dove – con i Medici di SOI, AIOLP, SIMMFIR e gli Odontoiatri di SUSO – AIO ha peso e ruolo importante.

Come ha deciso di interessarsi attivamente alle tematiche previdenziali? «Seguendo le problematiche sindacali, mi sono reso conto di quanto siano importanti quelle previdenziali, specie per i giovani che si affacciano alla professione. Faccio parte di una generazione che ha dovuto affrontare e subire crisi economiche e sociali legati ad errori del passato. Proprio per questo, credo sia fondamentale interessarsi, sin da ora, di tematiche previdenziali, per poter cercare di risolvere da ora problemi che rischiano di pioverci addosso».

Quali i problemi da affrontare? «I problemi della libera professione sono molteplici e spesso legati all’assenza di tutele da parte dello Stato nei confronti di una categoria, che, di fatto, spesso, si trova a sostituirsi alla carenza della sanità pubblica in ambito odontoiatrico. A questo si aggiungano un sistema fiscale che oltre ad essere vessatorio, risulta essere anche inquisitorio».

Quali sono gli interventi da attuare sull’Enpam e in quale dei nove punti della campagna si riconosce di più? «Alla luce di quanto accaduto soprattutto nell’ultimo periodo, credo sia chiaro a tutti che l’Enpam andrebbe radicalmente rifondato e soprattutto rinnovato. In questi anni è evidente a tutti il distacco che si è creato tra l’Istituzione Enpam e il mondo reale rappresentato da tutti gli iscritti e soprattutto dalla libera professione. Come AIO in questi anni abbiamo purtroppo dovuto raccontare di colleghi abbandonati a loro stessi in momenti di difficoltà. Per questo, credo che uno dei punti fondamentali sia proprio l’assistenza nei casi di malattia che va necessariamente ampliata».

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