Associazione Italiana Odontoiatri esprime solidarietà ai colleghi Veneziani colpiti dalla disastrosa acqua alta dell’altro ieri. AIO si è attivata per sollecitare l’Enpam affinché predisponga le misure previste in questi casi per i colleghi con studio o casa danneggiata e dia presto un segnale tangibile dell’attività della Fondazione sul territorio. Il comune di Venezia ha chiesto al governo la dichiarazione dello stato di calamità. Ricordiamo che:

  • in caso di stato di calamità è nel Regolamento la possibilità che previa domanda l’iscritto residente nelle zone disastrate, o con attività prevalente ivi svolta, possa chiedere per i danni alla prima abitazione o allo studio professionale un rimborso fino a 22650 euro se libero professionista; in caso di interruzione dell’attività è possibile fruire di un reddito sostitutivo mensile vicino ai 2500 euro; sono previsti interventi anche per danni alla strumentazione e ai mezzi utilizzati per spostarsi. Tutti gli interventi relativi allo stato di calamità sono esenti da tasse e non sono vincolati a soglie di reddito. Occorre però allegare alla domanda documentazione fotografica e perizia giurata di un tecnico;
  • l’Enpam prevede inoltre un sussidio di disagio per gli iscritti danneggiati che si apprestano ad affrontare spese straordinarie e che si può attivare con relativa rapidità; in questo caso l’erogazione massima è pari a 8 mila euro e c’è un tetto di reddito entro il quale il sussidio è erogato pari a 6 volte il minimo Inps maggiorato di un sesto per ogni componente del nucleo familiare aggiuntivo oltre al Professionista. Ricordiamo come ciò trovi una sua logica nel fatto che il libero professionista utilizzi attrezzature mediamente più costose rispetto alla media degli altri colleghi.

Tutte le informazioni e i moduli sono disponibili alla pagina www.enpam.it/sussidi-per-calamita-naturali «Tuttavia – dice Giulio Del Mastro, consultore AIO Quota B in Enpam (foto) – AIO auspica che entrino presto in vigore le nuove ipotesi di assistenza al vaglio del CdA della Fondazione, e che tali importi possano essere eventualmente incrementati, attivando nel contempo una capillare e proattiva campagna di informazione verso gli iscritti con studio a Venezia».

Il governo ha intanto annunciato un piano per gli indennizzi dove ipotizza di erogare fino a 5 mila euro ai privati danneggiati e fino a 20 mila euro per le attività produttive danneggiate.

«Disastri come quello di Venezia devono fare riflettere sulla natura della solidarietà», dice Fausto Fiorile, presidente AIO. «Ci deve essere una condivisione dei rischi da parte di tutti per permettere a chi subisce un danno grave di potersi rialzare con dignità. Auspico che l’erogazione degli aiuti da parte dello Stato possa essere rapida ed efficace come sarà certamente per quelli di pertinenza Enpam, cui non si accede con un reddito elevato ma sempre e comunque a seconda del danno subito».

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