Il paziente si presenta in studio con un ascesso dentale e febbre. L’Odontoiatra che gli presta le cure capisce che molto difficilmente potrà recarsi al lavoro l’indomani. In quel caso, come “curante”, dovrà essere lui a redigere il certificato di malattia. Rinviare l’utente al medico di famiglia costituisce infatti una violazione sia della legge sia del codice deontologico. È solo un esempio, ma – in riferimento a patologie o conseguenze di terapie – numerosi casi di mancata certificazione vengono segnalati in tutta Italia dai medici di famiglia che ereditano l’onere. E qualche volta la segnalazione arriva dai pazienti all’Ordine, che in ogni caso non può esimersi dall’aprire un procedimento per violazione del Codice.

Ma c’è anche la violazione di legge. Il decreto 165/2001, articolo 55 septies, prevede che è il curante, cioè chi ha visitato il paziente, a dover spedire il certificato di malattia con la prognosi. E anche agli odontoiatri, ammessi al sistema Tessera Sanitaria, è consentito certificare online, ovvero – in attesa di procurare le credenziali (che si possono richiedere all’Ordine) – su modello cartaceo affidando al paziente l’invio della raccomandata A/R all’Inps o via posta elettronica certificata.  Il Dpcm 26 marzo 2008 conferma poi che l’obbligo di certificare per il dentista riguarda tutti i tipi di lavoratore, libero professionista incluso.

Quanto al Codice deontologico, con una nota del 24 aprile 2008 la Fnomceo ricorda che agli articoli 24 e 78 affida la responsabilità di certificare a tutti gli iscritti agli Albi, in caso di prognosi di malattia inferiore a 10 giorni.

Contattaci

Utilizza il form sottostante per entrare in contatto con noi.

I campi contrassegnati con * sono obbligatori.






Dichiaro di aver ricevuto, letto e compreso l’informativa sulla privacy ai sensi del Reg. UE 2016/679 (Art. 13) e presto il consenso al trattamento dei miei dati personali *
Esprimo in modo consapevole e libero il consenso al trattamento per le seguenti finalità:
Finalità 3.1
Do il consensoNego il consenso
Finalità 3.2
Do il consensoNego il consenso
Finalità 3.3
Do il consensoNego il consenso