Medici, Odontoiatri, liberi professionisti, imprese: tutti uguali di fronte alla legge sulla Concorrenza in itinere in Senato. Associazione Italiana Odontoiatri sostiene una proposta sul testo che avanza nell’incertezza (già ieri si parlava di ritiro) in Commissione Finanze. «Si tratta di un emendamento all’articolo 24 del disegno di legge 2469, che non sappiamo se alla fine sarà approvato, firmato dai senatori Pd Gianni Pittella e Francesco Giacobbe che parifica liberi professionisti e lavoratori autonomi alle imprese per l’accesso a bandi, fondi e finanziamenti e lo fa sulla base di norme europee citando la Raccomandazione della Commissione 2003/361/CE», dice il Segretario sindacale AIO Danilo Savini. «Non è tutto: ai fini della citata parificazione, per la norma, l’iscrizione a Ordini, Collegi od Albi professionali viene fatta equivalere all’iscrizione alla Camera di Commercio per le imprese:una semplificazione cui guardiamo con interesse, purché venga letta nel modo corretto, interessando cioè liberi professionisti ed imprenditori singoli o associati ai fini della giusta concorrenza, senza aprire la strada all’equiparazione, erroneamente sostenuta in passato dall’Antitrust, tra ordini –in realtà enti sussidiari non economici – ed associazioni di imprese».

«La nostra Associazione plaude a tutte le proposte che aiutino i professionisti ad essere equiparati alle Aziende ai fini dell’accesso a bandi, fondi e finanziamenti europei», sintetizza il Presidente Nazionale AIO Fausto Fiorile. «Da tempo AIO sostiene che non sia possibile escludere i professionisti da certe opportunità, in attesa che gli studi comprendano quanto importante sia la trasformazione in Società tra Professionisti-StP».

«Ai fini dell’accesso ad eventuali bandi, fondi e finanziamenti europei, nazionali e locali, i liberi professionisti con partita IVA individuale e/o Studio Associato devono essere considerati assolutamente equivalenti alle imprese iscritte al registro imprese», spiegano i fratelli Alessandro ed Umberto Terzuolo dottori commercialisti dello studio Terzuolo Brunero & Associati e consulenti AIO. «E’ un tema di equità economica che giustamente la Comunità Europea raccomanda dal 2003. Il mondo delle professioni in genere ha un impatto fondamentale per l’economia nazionale e per i relativi posti di lavoro che genera e mantiene annualmente e non può quindi essere considerato isolato o, peggio, essere messo in secondo piano. Pertanto, l’emendamento va sicuramente nella direzione giusta, considerando le future agevolazioni che arriveranno a livello Europeo e locale per futuri investimenti, anche quelli connessi al PNRR».

Nel disegno di legge 2469 sulla concorrenza c’è un altro emendamento bipartisan (Lega, M5S, Pd e Italia Viva) che consente ai lavoratori coperti da polizze sanitarie integrative di rivolgersi al proprio Medico od Odontoiatra di fiducia, anche ove non convenzionato con Fondi, versargli la tariffa libero professionale ed essere rimborsato dal Fondo per la cifra corrispondente all’onorario che sarebbe stato versato dal Fondo al professionista con esso convenzionato. «Un’altra norma che secondo AIO merita estrema considerazione», dice Savini. «In tal modo infatti si eviterebbe di dover contenere il valore di una prestazione entro le valutazioni, talora inadeguate, degli enti di sanità integrativa».

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