In questi mesi, regioni e province autonome si sono dotate o si stanno dotando di piattaforme ad hoc per ricevere dai professionisti i dati di esposizione dei pazienti agli esami e le quantità di radiazioni di ciascun esame effettuato.
Per i professionisti dotati di apparecchi radiologici, e in quanto tali iscritti alla piattaforma STRIMS (Sistema tracciabilità rifiuti materiali e sorgenti), sussiste per gli esami più complessi l’obbligo di registrare ed inviare alle piattaforme regionali, con scadenze diverse, i dati relativi ad età e sesso del paziente, e dose di esposizione per esame. Non sussistono analoghi obblighi invece per le Rx endorali.
Ricordiamo che le apparecchiature radiologiche più recenti registrano automaticamente le informazioni; per le più antiquate è necessario che sia il professionista ad immetterle a mano.
«Oltre a definire come si registrano gli esami radiografici effettuati negli studi dentistici, il decreto del ministero della Salute 3 novembre 2023 ha indicato da un anno le scadenze per inviarli a regioni e province. Dette scadenze sono diversificate, e sono più stringenti al crescere dell’intensità dell’esposizione comportata dall’esame», riassume il Segretario sindacale nazionale AIO Danilo Savini. «In definitiva, si chiede agli odontoiatri:
- Di inviare entro il 31 dicembre 2027 i dati degli esami radiografici svolti attraverso CBCT-Tac cone beam e registrati 2023 al 2027.
- Di inviare entro il 31 dicembre 2031, i dati di ortopanoramiche, teleradiografie e stratigrafie aterotemporomandibolari, ovvero tutti gli esami indicati come in 2D, effettuati e registrati dal 2023 al 2030.
- Non si chiede invece di inviare i dati delle Rx endorali che comportano una minore esposizione ma chiede ugualmente di registrarli e tenere la registrazione».