di Alessandro ed Umberto Terzuolo*

Unicamente per l’anno 2024 è stata introdotta (dall’art. 4 DLgs 216/2023) una interessante agevolazione per nuove assunzioni di lavoratori dipendenti, dopo i recenti chiarimenti del DM del 25 giugno 2024Vediamo di cosa si tratta in pratica e quali sono le condizioni per accedervi.

Ammontare dell’agevolazione

L’agevolazione consiste in una maggiorazione ai fini fiscali del costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato di un importo pari al 20% (o al 30% in determinati casi) del costo riferibile all’incremento occupazionale.

Si tratta quindi di un super deduzione ai fini IRPEF o IRES (non ai fini IRAP).

Traducendo con un esempio il reale impatto economico, per un professionista con un reddito superiore ai 50.000 annui, dove l’aliquota marginale è del 43%, su 10.000 euro ipotetici di incremento occupazione per assunzione di personale a tempo indeterminato, il risparmio sarà pari a 860 euro (10.000 x 20% x 43%). In sostanza un aiuto per favorire le assunzioni, ma in modo abbastanza contenuto.

Se, invece, si ha a che fare con una Società tra professionisti-STP in forma di SRL il risparmio scende perché gli stessi 10.000 ipotetici di incremento occupazione per assunzione di personale a tempo indeterminato, generano un risparmio del 24% (aliquota IRES ordinaria) per il 20% di maggiorazione, ossia 480 euro.

Oltre a questa agevolazione, ovviamente, la spesa per il personale è normalmente deducibile (come anche prima dell’agevolazione in commento).

Vi è un caso più interessante, dove la maggiorazione totale sarà pari al 30% invece del 20%, per i seguenti casi particolari:

  • lavoratori molto svantaggiati;
  • persone con disabilità;
  • donne con almeno due figli minori;
  • giovani ammessi all’incentivo all’occupazione;
  • soggetti che beneficiavano del reddito di cittadinanza.

Generano l’agevolazione le operazioni avvenute nel 2024 come la trasformazione dei contratti di lavoro dipendente a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.

Condizioni di accesso

  • Devono essere assunti lavoratori a tempo indeterminato (vale anche il contratto di apprendistato) nel 2024.
  • Ci deve essere un “incremento occupazionale”, ossia il numero dei dipendenti a tempo indeterminato alla fine del 2024 deve essere superiore al numero di dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel 2023.
  • Ci deve essere un “incremento occupazionale complessivo”: il numero complessivo di dipendenti (che comprende quindi anche quelli a tempo determinato) a fine 2024 deve essere superiore al numero degli stessi lavoratori mediamente occupati nel 2023. I lavoratori part time rilevano in misura proporzionale alle ore di lavoro prestate rispetto a quelle previste dal contratto nazionale;
  • Il soggetto a cui spetta l’agevolazione (datore di lavoro) deve aver esercitato l’attività nel periodo d’imposta in corso al 31.12.2023 per almeno 365 giorni (semplificando, vale per chi è già operativo dal 2022 o prima). 

Soggetti interessati

La maggior deducibilità riguarda tutte le forme di esercizio dell’odontoiatria, sia in forma di partita IVA individuale, sia in forma di Studio Associato, sia in forma societaria (anche Società tra professionisti). Sono esclusi soltanto i contribuenti in regime forfettario (che raramente hanno lavoratori alle loro dipendenze).

Giudizio:

Agevolazione interessante ma forse non così incisiva per incrementare le assunzioni, salvo per chi già avesse intenzione di portarle a termine.

*Commercialisti dello Studio Terzuolo Brunero & Associati con Studio in Torino e Milano, Consulenti AIO

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