Un autoscatto, un quadro che incornicia un sorriso, un invito a essere fieri di quel sorriso. A un anno dall’inizio della pandemia, i dentisti di tutto il mondo affrontano le conseguenze della crisi economica da essa derivata sulla salute orale delle persone: maggiore incidenza di carie e malattie gengivali più avanzate. Sempre più persone saltano l’igiene orale due volte al giorno, fanno spuntini tra i pasti a casa e non vanno dal dentista. In vista della Giornata mondiale della salute orale (World Oral Health Day) sabato 20 marzo, i consiglieri e i membri della Federazione Dentale Internazionale, l’associazione internazionale che raggruppa le associazioni nazionali degli Odontoiatri, affermano di vedere in prima persona le conseguenze catastrofiche del virus sulla salute dei denti e delle gengive delle persone negli studi dentistici di tutto il mondo. «Chiamiamolo per quello che è: un disastro dentale», afferma il dottor Gerhard Konrad Seeberger, presidente della FDI World Dental Federation nonché Past President e socio storico AIO. «Le restrizioni hanno sicuramente giocato un ruolo in questa crisi della salute orale, ma non raccontano l’intera storia». Studi globali evidenziano che i bambini hanno sette volte più probabilità di non lavarsi i denti se i genitori non si lavano giorno e notte. E, in pandemia, il cambiamento nelle abitudini di igiene orale deriva dal cambiamento nelle routine dei genitori. «Le persone non devono aver paura di visitare il dentista –sottolinea Seeberger – la salvaguardia della salute orale è di fondamentale importanza per garantire la salute generale, il benessere e una buona qualità di vita».

Altro danno della pandemia: durante la prima ondata, gli studi dentistici in tutto il mondo sono stati costretti a chiudere. Per due o tre mesi, tutti gli appuntamenti dovevano essere posticipati o annullati, ad eccezione dei trattamenti urgenti di emergenza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riferito che i servizi di salute orale sono stati tra i servizi sanitari essenziali più colpiti , con il 77% dei paesi che ha segnalato interruzioni parziali o complete. Tra la prima e la seconda ondata, poi, le riaperture. I dentisti hanno sempre rispettato i protocolli di prevenzione e controllo delle infezioni più rigorosi. Inoltre, un recente sondaggio indica che i professionisti della salute orale hanno tassi di infezione da SARS-CoV-2 significativamente inferiori rispetto ad altri operatori sanitari nella maggior parte del mondo. Nonostante ciò, molte persone hanno ancora evitato i controlli di routine e si recano dal dentista solo quando provano un dolore estremo.

Le restrizioni ai movimenti delle persone e lo smart working hanno contribuito a cambiare le abitudini e i comportamenti quotidiani, con un impatto finale sulla salute orale delle persone. Ma in questo 2021 in cui la Giornata passa un po’ sotto tono com’è stato nel 2020 – niente incontri in piazza o nei centri commerciali – gli Odontoiatri italiani sono fieri di annunciare un appuntamento importante. Nel nostro Paese, la Professione è entrata nella campagna vaccinale con la firma, due giorni fa, del Protocollo con Ministero della Salute e Regioni. Anche AIO ha firmato. E i Soci AIO sono in prima linea anche in questa importantissima partita per eradicare il coronavirus. Appuntamento dunque non all’aperto, ma nei nostri studi come anche nei centri vaccinali. Con un messaggio importantissimo: la corretta salute orale ti fa vivere più a lungo, sempre, in qualsiasi caso.

Nella foto, alcuni nostri testimonial: a sinistra dall’alto il presidente FDI Gerhard Seeberger, la locandina della campagna WOHD 2021, il presidente AIO Roma Giovanni Migliano, Giulio Del Mastro (Presidente AIO Torino), Marzia Segù (AIO Pavia), Valeria Simbola (vicepresidente AIO Cagliari) ed Enrico Lai (AIO-FDI) .

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