Chi è indietro con la formazione continua e deve completare il fabbisogno ECM del triennio 2020-22 ha ancora tempo quest’anno per acquisire i crediti mancanti e colmare i gap. Lo prevede il Decreto Milleproroghe (Dl 198/22) convertito in legge la settimana scorsa.
A fine 2022, la prima versione del testo aveva trasformato il triennio di formazione continua 2020-22 in quadriennio estendendolo a tutto il 2023. Ciò aveva fatto pensare che chi avesse conseguito i 150 crediti necessari entro il 2022 o avesse completato il suo fabbisogno personale di crediti, fosse libero da impegni formativi quest’anno. Invece no: il nuovo triennio formativo 2023-25, come anticipato dagli emendamenti annunciati in febbraio, decorre dal 1° gennaio per tutti. Ma chi è indietro con il fabbisogno 2020-22 può “aumentare i giri” utilizzando i corsi del 2023 anche per mettersi in regola con il triennio precedente, recuperando i crediti mancanti entro il 31 dicembre. Ovviamente, i crediti usati per mettersi in pari con il passato non potranno valere per il triennio in corso 2023-25.
L’articolo 4 prevede una proroga pure sul recupero dei crediti dei trienni 2014-16 e 2017-19 se i professionisti non hanno raggiunto i fabbisogni richiesti. Recita il comma 1-ter: La certificazione dell’assolvimento dell’obbligo formativo per i trienni 2014-16 e 2017- 19 può? essere conseguita, in caso di mancato raggiungimento degli obblighi formativi nei termini previsti, attraverso crediti compensativi definiti con provvedimento della Commissione nazionale della formazione continua”.
Ricordiamo che la legge PNRR (DL 152/21) prevede, a partire dal 2026, la nullità delle polizze concluse tra assicurazioni e professionisti che non si aggiornano, e considera aggiornato solo chi raggiunge o supera il 70% dei crediti del fabbisogno del triennio pregresso.