Da agosto scorso, il lavoratore subordinato, anche a termine, deve avere all’assunzione, o successivamente su sua richiesta, più informazioni sulle proprie condizioni di lavoro. Lo afferma il decreto legislativo 104 2022 che attua la “direttiva trasparenza” 1152/2019 dell’Unione europea.
Nei rapporti di lavoro instaurati dopo il 1° agosto, anche gli odontoiatri in qualità di datori di lavoro, accanto ad inquadramento, livello e qualifica del lavoratore, tipologia di rapporto di lavoro, durata del periodo di prova, devono specificare il contratto collettivo di riferimento, orari di lavoro e condizioni degli straordinari; aspetti relativi al diritto alla formazione obbligatoria; incompatibilità; ente di destinazione dei contributi; tutele in caso di infortunio, malattia professionale, gravidanza.
Ma non è tutto. Nei rapporti instaurati prima di agosto 2022, se il lavoratore assunto lo chiedesse, il datore dovrà fornire tutte le informazioni previste dalla nuova norma e non comunicate nel contratto originale.
Per ogni omissione si rischiano da 250 a 1500 euro di sanzione comminabili dall’Ispettorato del Lavoro. La direttiva vale anche per contratti somministrati, intermittenti, cococo, compatibilmente con le caratteristiche di questi ultimi. Restano esclusi dai nuovi obblighi i rapporti con partite Iva, quelli occasionali e il lavoro nell’impresa familiare.
«In realtà, la direttiva UE 1152/19 consente di adempiere a gran parte degli obblighi informativi rinviando espressamente al contratto collettivo applicato al rapporto di lavoro», spiega il Segretario Generale AIO Danilo Savini. «Ma è importante che il Professionista coinvolga il proprio Consulente del lavoro affinché questi offra tutte le indicazioni del caso per assicurare la massima trasparenza contrattuale».