Equo compenso per i professionisti inserito, se non nel ddl concorrenza, nello ddl sulle partite Iva, come autorizza gli stati membri a fare la sentenza 532/15 della Corte di Giustizia Europea, e una legge per ristabilire le tariffe minime come quella annunciata dal Presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi. Sono le due possibili azioni da mettere in pista, secondo Associazione Italiana Odontoiatri, “per porre un argine a situazioni paradossali dove il paziente risulta sempre più disorientato rispetto a forme di pubblicità ingannevoli sempre più frequenti con proposte di cura a prezzi sempre più bassi”. Il Presidente AIO Fausto Fiorile ha scritto queste parole nella lettera all’onorevole Sacconi, il quale nel blog Amici di Marco Biagi stigmatizzava la rinuncia ai tariffari e gli impianti a un euro. Per l’appunto, l’ennesimo annuncio su ebay “scovato” da AIO in questi giorni: al link http://m.ebay.it/itm/282452704328?_mwBanner=1 si pubblicizza una corona con impianto a 799 euro. Cifra che a un paziente “non addetto ai lavori” può far pensare a un costo abbordabile per una prestazione delicata. Purtroppo non è così, tra materiali e opera professionale quella prestazione ben eseguita dovrebbe costare di più. 

«Ci troviamo a commentare l’ennesimo attacco scandaloso e aberrante alla professione Odontoiatrica e alla prestazione intellettuale in generale, l’ultimo segnale in ordine di tempo di una decadenza commerciale nella quale si vuole affogare una professione sanitaria con la scusa del low cost per i pazienti con scarse disponibilità», commenta il past president AIO Pierluigi Delogu. «All’Odontoiatria, come a tutte le attività mediche, non è possibile applicare le regole del 3X2 e tantomeno dei prodotti sottocosto che a volte fungono da "civette attrai clienti" nei grossi centri di distribuzione. In medicina se si abbassa la qualità dei materiali utilizzati si abbassa la percentuale di successo della terapia. Non si può fare un intervento di scarsa qualità per contenere i costi solo perché il paziente è meno abbiente. O vogliamo credere che le valvole cardiache utilizzate in ospedale siano diverse a seconda del portafogli del paziente?»

«Certo, una gestione oculata dell’attività Odontoiatrica può portare a una virtualizzazione  dei protocolli e dei percorsi che alla lunga possono  sfociare anche  in una razionalizzazione della spesa. Nel prossimo congresso politico AIO –dettaglia Delogu– a Roma il 3 dicembre, analizzeremo i nuovi modelli di svolgimento della attività, in particolare nelle nuove forme di Società tra professionisti che potrebbero fornire una valida alternativa di organizzazione. Questi sistemi debbono comunque seguire le regole deontologiche e i principi etici della professione, svolta nell’interesse dei pazienti e della salute, come ribadito da Associazione Italiana Odontoiatri nelle recenti iniziative di sensibilizzazione sugli effetti negativi della pubblicità sanitaria e nell’appoggio alla manifestazione del 13 maggio sull’equo compenso delle professioni, nonché nell’impegno profuso per migliorare ove possibile la proposta legislativa in itinere sulla concorrenza».

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