Nel 2015 l’odontoiatria conservativa fu l’argomento principale per tutta la durata del congresso dell’Associazione Italiana Odontoiatri di Chia; due anni dopo, tra il 16 e il 17 giugno, sempre in Sardegna sarà protagonista al IX Congresso Internazionale AIO. Ne avremo un assaggio in molte relazioni, ma sarà soprattutto al centro del Simposio congiunto AIO-SIDOC, giunto alla sua seconda edizione, con nomi di prestigio internazionale e soprattutto italiani.
L’odontoiatria deve molto all’Italia e alla Conservativa. Negli ultimi anni, molte procedure protesiche hanno subito profondi cambiamenti seguendo il progresso delle tecniche adesive. Oggi, i cosiddetti restauri additivi possono essere eseguiti, permettendo di recuperare strutture dentali andate perdute per processi cariogeni o traumi senza sacrifici eccessivi dei tessuti circostanti in modo da recuperare anche un solo dente. Le tecniche additive hanno diversi vantaggi rispetto a quelle “resettive”: permettono il massimo rispetto dei tessuti circostanti, evitando generalmente il trattamento endodontico; evitano anche interferenze periodontali, e margini di preparazione sono mantenuti sopra la gengiva. Sono più semplici e più veloci, si mantengono nel lungo periodo e sono più economiche. E i nostri “maestri”? Sono al top nel mondo. Nel corso tenuto da Antonio Cerutti, cattedra di Odontoiatria Conservativa all’Università di Brescia, e Camillo D’Arcangelo, titolare dell’Insegnamento di Odontoiatria Restaurativa all’Università di Chieti (nonché Professore Onorario dell’Accademia Ucraina di Stomatologia Medica) saranno descritte step by step tutte le procedure cliniche richieste per eseguire restauri additivi, ovvero: tecniche di preparazione mini invasive, procedure adesive, scelta tra un approccio total etch e self etch e relativi criteri, procedure di cementazione, finishing, polishing e mantenimento a lungo termine.
In questi giorni peraltro D’Arcangelo, che è anche Professore Onorario dell’Accademia Ucraina di Stomatologia Medica, è tra i protagonisti con Francesco Mangani del 21° congresso nazionale della Società Italiana di Odontoiatria conservatrice-SIDOC dedicato, come sottende il titolo, al confronto “composite vs ceramic”. Il congresso della società scientifica guidata da Angelo Putignano, in programma a Roma venerdì 17 e sabato 18 febbraio al Parco dei Principi (via Frescobaldi 5) per info www.sidoc.it, ospita un altro protagonista del congresso di Chia, Mangani con la relazione in inglese “Composite indirect in posteriors”. Il congresso Sidoc 2017 vanta nomi di assoluto rilievo. Nella due giorni aperta da Fabio Gorni (Milano, relazione su Gold files & digital endo) si succedono il 17 il brasiliano Newton Fahl (Curitiba), i “nostri” Mauro Fradeani (Pesaro) e Roberto Spreafico (Busto Arsizio). In apertura sabato 18, il tedesco (di Dusseldorf) Daniel Edelhoff relaziona sull’argomento del titolo mentre Stephan Koubi (Marsiglia) parla di full mock concept in worn dentition. Il congresso SIDOC è anche il luogo dove si assegna il Premio De Fazio riservato a studenti e neolaureati per lavori di ricerca, il termine ultimo per inviare le presentazioni è il 5/2 per informazioni, segreteria Lara Capriotti, l.capriotti@fasiweb.com o 06.97605611
Concludiamo con il consueto cenno alle iscrizioni e al soggiorno al Congresso Internazionale dell’Associazione Italiana Odontoiatri, che consente di ottenere fino a 27 crediti Ecm più crediti Ada Cerp conseguibili su disciplinare dell’American Dental Association e validi per esercitare Oltreoceano. Il costo per iscriversi è fino a marzo di 300 euro più Iva per chi appartiene ad associazioni partner dell’AIO (SIE, SIDO, SIDOC, SUMAI, AISI, Amici di Brugg, Cenacolo Odontoiatrico, SIDT, SISMO, SIOI, DDS, AIC) mentre la quota “non ivata” è accessibile solo iscrivendosi ad AIO nei primi due mesi del 2017 sempre via sito: congress.aio.it. Pure per prenotare l’albergo, il consiglio è di muoversi ora, il link è: http://bit.ly/AIO2017 .