Dall’entrata in vigore della riforma Biagi molte cose in Italia sono cambiate nel mercato del lavoro; certo, gli effetti sono ancora poco apprezzabili anche perche’ il sistema e’ poco incline ad assorbire i colpi di una riforma molto innovativa che obbliga a riavviare l’argomento con un approccio nuovo.
Cosa cambia per l’odontoiatra?
Questo non lo si puo’ ancora prevedere completamente, ma sta di fatto che la definizione dei nuovi inquadramenti per i dipendenti di studio puo’ portare reali vantaggi ad ogni datore di lavoro, pur nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori.
Vediamo le principali novita’: vengono bandite situazioni che non tutelavano il lavoratore come le assunzioni Co.Co.Co. e viene eliminato l’orario di lavoro rigido con orari e giorni definiti.
I nuovi possibili inquadramenti, ferma restando la possibilita’ di stipulare i classici part time e full time a tempo determinato o indeterminato, sono:
Job sharing,
Lavoro a chiamata,
Lavoro a contratto,
Lavoro occasionale,
Lavoro intermittente.
Job sharing e’ la condivisione di un solo posto di lavoro tra due persone (familiari o estranee) che possono disporre a proprio piacimento la suddivisione dell’orario e, proporzionalmente, degli aspetti retributivi, contributivi e assistenziali.
Job on call: permette di prendere dipendenti solo nei momenti in cui se ne ha bisogno tramite la interposizione di una agenzia di collocamento privato.
Il lavoro a contratto non ha orari ma inizia con la quantificazione di un lavoro e si estingue con la conclusione di cio’ che e’ stato pattuito dal contratto stesso.
Il lavoro intermittente prevede la possibilita’ di avere a disposizione un lavoratore che accetta di essere chiamato al lavoro a necessita’ del datore di lavoro, il tutto dietro pagamento al dipendente di una indennita’ di disponibilita’.
Lavoro occasionale che fino a 30 giorni l’anno permette di chiamare un dipendente senza nessun contratto ma semplicemente tramite l’acquisto dal tabaccaio di tagliandi/ora, cioe’ dei talloncini che comprendono nel costo tutto per 1 ora di lavoro (retribuzione + contribuzione), non serve far altro che validare tanti talloncini quante le ore di assunzione occasionale.
Tutti inquadramenti che hanno una possibile applicazione allo studio odontoiatrico, non resta che stimolare i consulenti del lavoro, ai quali non ci si vuole sostituire, e scegliere le forme che + si avvicinano alle necessita’ del proprio studio.
Cristian Intini
c.intini@tiscali.it