20 dicembre 2011

I Sindacati medici sono fortemente preoccupati per le misure previdenziali messe in atto dal Governo con il decreto “Salva Italia” nei confronti della categoria, soprattutto per quanto attiene la parte più giovane della professione. Con le norme dell´ultima finanziaria (aumento dell´età pensionabile, soppressione Inpdap, irragionevole norma che impedisce all´Enpam di conteggiare il proprio patrimonio per garantire l’equilibrio cinquantennale, solo per citarne alcune) il Governo sembra che non voglia fare altro che cassa con le pensioni pubbliche e private della  categoria. L´Esecutivo sostiene di voler tutelare i giovani ma in realtà non fa altro che togliere ai più anziani senza dare nulla in cambio alle nuove generazioni.

I medici non sono cittadini di serie B e non sono disposti a subire misure così discriminatorie e irragionevoli sulle proprie pensioni, ed è per questo che fin da ora si riservano di attivare ogni possibile azione sindacale unitaria contro le norme contenute nella manovra. Misure che non fanno altro che penalizzare una categoria che ha sempre tenuto un atteggiamento previdenziale virtuoso e responsabile e che già da tempo sta facendo molti sacrifici per fronteggiare la crisi.

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