La maggior parte degli odontoiatri sono libero-professionisti, mentre la maggior parte dei medici specialisti opera come “lavoratore dipendente” di un ospedale. Questo vale sia nei paesi ove il sistema sanitario e’ a cosiddetta dominanza pubblica, sia nei paesi ove prevale la modalita’ dell’assicurazione sanitaria privata. In Italia, si stima che gli odontoiatri che lavorano in ospedale non superino i 2.500 (il 7% circa della categoria) e che le risorse economiche spese dal SSN per l’odontoiatria oscillino tra i 700 e i 1000 miliardi l’anno. Va da se’ che, con queste risorse, il livello dell’assistenza pubblica nel campo dell’odontoiatria non possa che essere relativamente basso rispetto a quello di altre branche della medicina. A questa carenza intenderebbe porre rimedio l’introduzione dei cosiddetti “Fondi sanitari integrativi”. Ai Fondi competerebbe, infatti, il compito di “assicurare” l’assistenza odontoiatrica non erogata dal SSN. Tutto parrebbe semplice, |
Ospedali, odontoiatria pubblica e fondi sanitari integrativi
Pubblicato il 3 Gennaio 2001 in: 2011, AIO comunica, Sindacato
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