Sul ritorno al lavoro dei sanitari non vaccinati guariti dal Covid-19 la situazione resta confusa: non si capisce quanto durerà il periodo concesso di ritorno all’attività e quando riprenderà la sospensione. Dopo la conversione del Decreto Legge sulle Riaperture, da oggi in Gazzetta Ufficiale, la Federazione degli Ordini sollecita chiarimenti definitivi al Legislatore e lo comunica ad AIO Nazionale. L’obiettivo è mettere a fuoco, per il futuro, diritti ed oneri del sanitario immunizzato naturalmente. Per quest’ultimo, all’articolo 8 comma 1 lettera b punto 2, il Decreto Legge “Riaperture” (DL 24 del 24 marzo 2022) prevede la cessazione temporanea della sospensione disposta dall’Ordine, in favore della quale si era pronunciato fino a pochi giorni fa il Ministero della Salute.

Per definire il tempo a disposizione del sanitario per continuare la sua attività, il DL 24 fa riferimento a circolari ancora da emanare, in una situazione dove però non bisogna perdere tempo. il Presidente di Associazione Italiana Odontoiatri Fausto Fiorile aveva scritto al Presidente Fnomceo Filippo Anelli  lamentando che i sanitari non vaccinati ma guariti fossero costretti da una interpretazione ministeriale a non lavorare pur avendo una immunità naturale quantomeno paragonabile a quella ottenuta con il vaccino e non potessero nemmeno vaccinarsi in tempi rapidi vaccinarsi. Per Fiorile, la posizione del Ministero della Salute andava vista come un errore sia formale (secondo il Decreto Legge 73/17 articolo 1 comma 2“la comprovata malattia naturale esonera dalla relativa vaccinazione”), sia scientifico, letteratura alla mano relativa ai dati sulla protezione da immunità naturale.

Oggi il Presidente Fnomceo Filippo Anelli ed il Presidente CAO Nazionale Raffaele Iandolo comunicano che la Federazione “si è attivata in tutti gli ambiti istituzionali al precipuo fine di chiedere un intervento legislativo di chiarimento del dettato normativo di cui all’articolo 4 del Decreto legge 44/2021 con riferimento in particolare alle ipotesi di assorbimento dell’obbligo vaccinale da parte dei professionisti sanitari guariti dalla malattia Covid-19”. “Sarà nostra premura –conclude la lettera al Presidente Fiorile – metterla al corrente di eventuali nuovi aggiornamenti in merito all’argomento in esame”.

Il Presidente Fiorile ringrazia per la sollecita risposta. «Stiamo diffondendo tra i colleghi la lettera pervenuta. Continuiamo comunque a pensare che, alla luce delle evidenze scientifiche emergenti sul tema “immunità acquisita con vaccini e/o malattia e relativi obblighi legislativi”, la presa di posizione di una Federazione di Medici e Odontoiatri, certamente titolata ed autorevole, potrebbe risolvere il problema in modo definitivo».

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