Il Prof. Maurizio Ripari è il Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università “la Sapienza” di Roma, una delle più antiche e più grandi d’Europa.

1-Quali sono o quali saranno i cambiamenti in futuro per migliorare il corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria?
Credo che il cambiamento più importante sia rappresentato dal passaggio dall’attuale Laurea Specialistica quinquennale alla Laurea Magistrale, che si articolerà in sei anni di corso, alla stregua di quanto già avvenuto per la Laurea in Medicina e Chirurgia.
Il nuovo corso di Laurea, che avrà inizio con l’attivazione del primo anno nel 2009-2010, è stato completamente rivisitato, sulla base dell’esperienza maturata in questi oltre vent’anni di attività didattica, per consentire al laureato in odontoiatria di svolgere nell’ambito delle professioni sanitarie un ruolo sempre più qualificato e qualificante.
L’innovazione principale riguarda l’introduzione del sesto anno dedicato esclusivamente al tirocinio professionalizzante, mentre notevoli miglioramenti sono stati apportati alla distribuzione dei crediti formativi, rendendo la programmazione didattica più razionale e funzionale all’apprendimento. Sono inoltre state inserite nuove materie di insegnamento, come la genetica e la biologia molecolare, in ossequio alle più recenti acquisizioni scientifiche, ed è stata rivolta una maggiore attenzione alle scienze comportamentali, che sono alla base dei rapporti interpersonali con il paziente e con le altre figure professionali, e alla metodologia scientifica, strumento indispensabile a garantire un costante aggiornamento.

2- Le aule del dipartimento di scienze Odontostomatologiche sono in piena attività didattica sia universitaria che privata, con corsi e congressi, e con soddisfazione sia dal mondo universitario, privato e studente. Noi dell’AIO sezione di Roma, infatti, siamo soddisfatti di quest’anno di collaborazione con l’università. Vale la stessa cosa per i laboratori? Sono attivi e a disposizione per corsi teorico – pratico?
I locali dedicati alle attività simulate sono stati dotati di manichini e di unità multifunzionali di nuova generazione, il cui allestimento ha richiesto un notevole sforzo economico sostenuto dal nostro Dipartimento e in parte dalle generose donazioni di alcune Aziende del settore.
Il loro utilizzo è destinato prima di tutto all’espletamento delle esercitazioni pratiche degli studenti del corso di laurea, ciò non toglie che le strutture potranno essere fruite in via subordinata anche per lo svolgimento di corsi e congressi, in cui sempre più richiesta è la possibilità di affiancare alla parte teorica una parte pratica.

3- Spesse volte si parla sui quotidiani di Baronie all’interno dell’Università. Quali cambiamenti prevede a tale riguardo e quali sono le sue proposte?
Non voglio entrare nel merito di questa domanda, mi sento solo di affermare che, al di là di pochi casi sporadici e censurabili, il mondo accademico italiano è composto da persone che ci dedicano con entusiasmo, competenza e dedizione alla didattica e alla ricerca.

4- Si parla molto di ricerca ma i soldi, specialmente in questo periodo di problemi economici (decreto Gelmini), diminuiscono. Secondo Lei è possibile che la ricerca universitaria sia finanziata da aziende esterne per migliorare e aumentarla? Avremo un Università = ricerca e formazione?
L’università, nell’accezione moderna del termine, costituisce una realtà in cui didattica, assistenza e ricerca debbono integrarsi in modo inscindibile, e in questa prospettiva potrà diventare sempre più costante e rilevante il già presente apporto delle aziende del settore. In questa ottica il nostro Dipartimento aumenterà i suoi sforzi futuri nel dotarsi della strutture indispensabili sia alla ricerca di base che a quella clinica e porrà in essere tutte quelle procedure che consentiranno di instaurare con gli istituti di ricerca pubblici e privati un rapporto proficuo di collaborazione.

5- Come Università organizzate tantissimi Master post-laurea, oltre ai crediti ECM, sarà possibile dargli valore legale?
Master e Corsi di Alta Formazione da anni caratterizzano l’attività didattica post-laurea del nostro Dipartimento e sono rivolto a tutti coloro che desiderano acquisire competenze specialistiche più avanzate nei vari settori dell’Odontoiatria, consentendo la definizione di professionalità dotate di elevate competenze specifiche in campo gnatologico, parodontale, chirurgico, implantare, ortodontico, protesico e in altre discipline, esaltando la centralità dei partecipanti nel rispettivo ambito professionale. Al termine dei corsi, oltre al titolo correlato, viene poi attribuito un certo numero di Crediti Universitari che, pur essendo diversi da quelli dell’Educazione Continua in Medicina (ECM), esonerano comunque i partecipante dalla maturazione di quest’ultimi per l’anno solare corrispondente.

6- Come si pone il mondo universitario odontoiatrico rispetto al progetto di “odontoiatria sociale “ propugnato dall’ANDI?
L’argomento in questione esula dalla mia competenza, perché riguarda la libera professione. Certamente si tratta di un’iniziativa lodevole che permette a una fascia disagiata della professione di accedere alle cure odontoiatriche di base, dalle quali altrimenti resterebbe esclusa per mancanza di risorse pubbliche.

7- Quali sono i suoi obiettivi durante il suo mandato di responsabilità?
Certamente l’obiettivo principale è quello di migliorare sempre più la qualità della didattica, che nel nostro corso di laurea è già ad un ottimo livello, per esempio con l’istituzione dei percorsi di eccellenza destinati a valorizzare gli studenti più meritevoli o incentivando la mobilità internazionale sia dei professori che degli studenti, al fine evitare la ghettizzazione e favorire la divulgazione internazionale internazionale dell’odontoiatria italiana. Non meno importante è l’impiego che da alcuni anni conduco per promuovere la nuova veste comunitaria della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Orale, affiancata dall’altra scuola storica di Ortognatodonzia e da quelle di nuova introduzione, ossia quella in odontoiatria pediatrica e quella in Odontoiatria Generale. Questi obiettivi sono oltremodo difficili da realizzare nell’attuale situazione socioeconomica italiana ed internazionale a causa dei limiti imposti dalla riduzione dei budget.

Ringraziamo il Prof. Maurizio Ripari per l’intervista e gli auguriamo buon lavoro.

Dott. Giovanni Migliano
Presidente AIO Lazio

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