Ancora una volta il progetto AIO Academy attraverso il lavoro del Presidente Vincenzo Musella produce una grande iniziativa mai vista in precedenza in Italia: una sfida a squadre tra studenti universitari su temi culturali stimolanti, legati alla futura professione. “AIO Academy competizione studenti” esordirà a Torino il prossimo 27 ottobre al 3° Congresso AIO Academy. Un format nuovo e divertente, nato dalla consapevolezza che la competizione è un fattore importante nello sviluppo delle attitudini personali, al fine di relazionarsi in un contesto socio-economico-lavorativo. Rappresentanze di atenei si sfideranno in competizioni intellettuali, dove gli studenti sono chiamati a mettere in mostra le loro conoscenze e qualità migliori.

Ogni squadra iscritta partecipa con un team fino ad un massimo di 5 studenti, tutti del 5° e 6° anno accademico, che interagiscono attivamente con controparti di altre Università e si confrontano con domande a risposta multipla in varie materie, per far emergere il loro grado di preparazione. Oltre a coinvolgere gli studenti universitari nei programmi AIO Academy, il progetto mira a far interagire iscritti di diversi atenei, ad ampliarne le conoscenze con la partecipazione attiva, a stimolare l’interesse alla conoscenza nei più giovani, a sviluppare un ambiente stimolante e di coesione tra i partecipanti. Il torneo è ad eliminazione, saranno premiate le prime tre squadre classificate; i team sono composti massimo da cinque studenti ciascuno, tutti devono essere in regola con gli esami.

Ciascuna squadra nominerà un capitano a rappresentarla e le sfide saranno selezionate per sorteggio. I membri delle squadre partecipanti sono tenuti a un comportamento leale pena la squalifica della squadra. In caso di contestazioni saranno informati gli organizzatori in sala e il problema verrà risolto prima del turno successivo. Per eventuali ritiri, i partecipanti devono avvisare l’organizzatore per iscritto almeno un mese prima dell’evento.

La squadra vincitrice delle fasi finali sarà invitata al congresso Nazionale AIO che si svolgerà a Napoli a ottobre 2024. A ciascun componente delle prime tre squadre classificate andrà un premio da stabilire edizione per edizione; a tutti i membri delle squadre e ai loro supervisori sarà consegnato un certificato di partecipazione al torneo. Abbiamo chiesto a Vincenzo Musella presidente di AIO Academy e Matilde Ruozzi, consigliera culturale dell’Associazione Italiana Studenti in Odontoiatria AISO, qualche “flash” sulla prima edizione del concorso in programma a Torino.

Musella: rispetto e fair-play punti forti della competizione

Dottor Musella, come nasce questo evento? E quali sono gli obiettivi?

«AIO Academy crede molto nell’aggregazione e nella partecipazione culturale. Questa iniziativa è in continuità culturale con il programma che Associazione italiana Odontoiatri da tempo sta tracciando. AIO vuole offrire tramite AIO Academy, un modo nuovo e condivisibile nel contesto culturale. Progetto  che è iniziato ormai 4 anni fa, interessando da subito giovani validissimi colleghi che si occupano delle varie discipline odontoiatriche. Il progetto giovani ha avuto enorme successo da subito sia in ambito nazionale che internazionale, facendo apprezzare proprio la qualità dei nostri colleghi. Perciò ci sembrava doveroso estendere questa possibilità ai futuri colleghi, rivolgendoci agli studenti Universitari. Quindi coinvolgere AISO è stato per noi un riflesso automatico del tutto naturale. L’obiettivo è offrire ai giovani dell’Università un momento tutto loro dedicato alla continua ricerca dell’eccellenza formativa in odontoiatria. E il modo migliore per poter apprezzare le  loro grandi qualità ci è sembrato la formula del gioco a squadre».

Le domande saranno solo di odontoiatria o anche su temi di cultura generale ed attualità?

«Le domande del Format “AIO Academy competizione studenti” saranno tutte rivolte all’odontoiatria e alle sue varie e molteplici discipline. Infatti la multidisciplinarietà è  la caratteristica principale di questo format. Crediamo che AIO Academy debba aprire un programma culturale completo e innovativo. Tengo ad evidenziare con enorme soddisfazione che le domande saranno preparate nelle varie tematiche, dai più autorevoli colleghi nazionali e internazionali. AIO Academy ha la fortuna e l’onore di avere tanti colleghi amici che hanno da subito dato volentieri la loro disponibilità per questa iniziativa. Questo ci riempie ovviamente di orgoglio e non posso fare altro che ringraziare a nome di tutta AIO i colleghi autorevoli, grandi professionisti che hanno deciso di dedicarci il loro prezioso tempo».

Come è composta la giuria? E che succede in caso di contestazioni?

«Piuttosto che una giuria ci sarà un comitato arbitri, scelti tra i vari dirigenti AIO, che avranno il compito di supervisionare la competizione. Le domande saranno a risposta multipla. Attraverso il loro capo squadra, ,  i partecipanti dovranno scegliere la risposta corretta tra le possibili indicate. Gli arbitri saranno i garanti di una corretta sfida, intervenendo solo se indispensabile. In caso di contestazione decideranno al momento cosa fare, per procedere senza interruzioni con la gara. Fermo restando che i partecipanti potranno avvalersi del diritto di fare ricorso. In caso di decisione arbitraria che non sia per loro soddisfacente, il comitato si prenderà poi cura di verificare la contestazione. Ma credo comunque, conoscendo i giovani, che ci sarà si una forte competizione ma  sempre nel massimo rispetto e fair play che saranno il punto forte del gioco».

Ruozzi (AISO): da AIO Academy una formula sana per stimolare la competitività

Come nasce la  partecipazione di AISO? 

«AISO ha sempre avuto a cuore la formazione prima di tutto.  Ciò risiede proprio nella nostra definizione di “studenti” probabilmente. Grazie alla collaborazione con le istituzioni e con le società scientifiche, ci è possibile portare avanti questa mission con grandi risultati. L’esecutivo attuale ha avuto proprio l’aspetto culturale come punto centrale del mandato. Ne sono testimoni i numerosi corsi nazionali che siamo riusciti a proporre agli associati, tra i quali il nostro primo Summer Camp che si svolgerà il prossimo settembre. Il format che il più delle volte riusciamo a proporre consiste in lezioni teorico-pratiche frontali in cui un esperto spiega un argomento.  AIO invece, in questo caso propone un nuovo modo ludico e divertente di interfacciarsi in un contesto culturale: mettersi in gioco con studenti di altre università per creare dialogo e confronto, pregustando quello che sarà fondamentale, credo, nella nostra professione: discutere con i colleghi per crescere.  Come associazione nazionale, inoltre, abbiamo il privilegio di invitare a partecipare studenti da tutte le nostre 37 sedi locali, quindi da tutti gli atenei, valorizzando ancor più il clima di confronto e scambio che il format permette».

Come sceglierà AISO le squadre? 

«Come per tutte le occasioni formative che ci vengono proposte, anche stavolta sarà aperto un bando di concorso, tramite il quale le diverse squadre si possono candidare a partecipare allegando un curriculum vitae sintetico dei componenti e una lettera motivazionale scritta a più mani. Il materiale ricevuto verrà poi analizzato per selezionare le squadre più meritevoli. In particolare, per rendere, per quanto possibile, la valutazione oggettiva, si procederà a dare un punteggio da 0 a 5 a ogni presentazione del singolo partecipante considerando la  pubblicazione di articoli scientifici, le esperienze cliniche e pre-clniche e la partecipazione a corsi o congressi. Tale punteggio da 0 a 5 verrà dato anche alla lettera motivazionale, premiando il contenuto, la completezza e la collaborazione tra i partecipanti che se ne evince. I singoli punteggi così ottenuti verranno sommati e in questo modo sarà possibile la selezione».

Quanto conta la competizione nello sviluppo delle conoscenze?

«A mio avviso è fondamentale, poiché si osserva, nel nostro contesto sociale e lavorativo,  un grado crescente di competizione, che a volte rischia di diventare eccessivo. A mio parere invece va valorizzata una competizione “sana”, nella quale il confronto va di pari passo con la crescita personale e professionale. È importante cercar sempre di eccellere e di mirare a uno sviluppo effettivo e progressivo. Nel nostro settore credo sia fondamentale, fin da studenti, essere abili nell’autoanalisi, nella valutazione degli aspetti che ci rendono unici ed a distinguerci per le nostre conoscenze e competenze. Questo è un aspetto che fa parte dei fini di AISO, mettendo in comunicazione gli studenti di varie sedi, perchè le inclinazioni, le passioni e il bagaglio culturale dei colleghi possano rappresentare in un futuro un network di collaborazione e crescita».

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