Una casella di posta elettronica ed un numero di telefono per donare gratis la propria assistenza odontoiatrica ai pazienti Ucraini rifugiati. Li mette a disposizione Associazione Italiana Odontoiatri, che sta per lanciare una raccolta di adesioni per i propri Soci, insieme alle Caritas diocesane che già operano con i propri Volontari nelle principali città italiane. Il modello è il seguente: gli Odontoiatri, Soci AIO e non Soci, che vogliano rendersi disponibili per curare gratuitamente nei propri studi profughi dall’Ucraina, in primo luogo madri e bambini, possono scrivere all’indirizzo mail servizi@aio.it o contattare la Coordinatrice dei Servizi ai Soci AIO Letizia Vitulli al numero +393663040347 specificando dove esercitano e gli orari. Successivamente, come spiega il Segretario Sindacale Nazionale AIO Danilo Savini, «la Caritas locale indirizzerà i pazienti all’Odontoiatra più vicino tra quelli che si sono resi disponibili: un modello seguito già da qualche giorno nella Capitale». Piero Bianco, presidente AIO Roma, sottolinea che , «grazie ai Soci AIO Volontari Caritas ed anche a molti colleghi di buona volontà, possiamo già offrire cure gratuite in alcuni studi. Per dare la disponibilità basta inviare una mail a sosucraina@aioroma.it e la Caritas assegna pazienti da seguire, dando priorità ai più bisognosi di cure». In qualche caso, ove disponibile, viene offerto anche un alloggio. A Roma, aggiunge il Segretario AIO Roma Giovanni Migliano, «i profughi saranno presi in carico sia nei nostri studi, dove assisteremo secondo logiche di prossimità, in modo da evitare ove possibile spostamenti complicati, sia negli ambulatori Caritas, dove però occorre un corso di preparazione per esercitare così da imparare a coordinarsi con il personale».
In un pubblico incontro in occasione della Giornata Mondiale per la Promozione della Salute Orale, Roberto Santopadre responsabile odontoiatrico Caritas ha spiegato come la povertà sia cresciuta negli ultimi 10 anni anche nella Capitale e in particolare nel periodo pandemico, «circa il 30% dei romani ha lasciato il dentista di fiducia ed è aumentato della stessa percentuale l’afflusso di pazienti alla Cittadella, che può arginare solo in minima parte il bisogno di salute dentale, curando circa 800 pazienti (300 nuovi ogni anno) e gestendo 2000 prestazioni annue. Questi numeri per noi sono tanto, ma non bastano di fronte ai bisogni di salute esistenti».
«Nei giorni scorsi –ricorda infine il Presidente Nazionale AIO Fausto Fiorile – la nostra Associazione ha dato disponibilità all’Ambasciata Ucraina per l’invio di beni sanitari ed attrezzatura oltreconfine per continuare l’esercizio dell’odontoiatria nelle città dove imperversa il conflitto».