L’Assemblea Generale dei Soci di UNIDI, l’Unione Nazionale Industrie Dentarie Italiane ha confermato il 25 giugno il secondo mandato della Presidenza di Fabio Velotti, in nome della continuità del grande lavoro svolto dal Consiglio Direttivo nell’ultimo biennio. Membro del Direttivo Unidi dal 2016 e presidente di Promunidi dal 2016 al 2020, Velotti (nella foto) ha confermato il suo impegno per il prossimo biennio, finalizzato a garantire il buon andamento e il continuo sviluppo di UNIDI. Confermata anche la maggior parte del Consiglio Direttivo in carica nel biennio 2022-24, ora composto da 9 consiglieri: Fabio Velotti (Pierrel), Gianfranco Berrutti(Major), Paolo Bussolari (Cefla), Attilio Carnevale (Omec), Luigi Fanin(CIMsystem), Cristina Cesari Favonio (Faro), Emanuela Guerriero (Italor), Mario Zearo (Advan), e Raffaele Lombardo (Rhein83). Lascia l’incarico Simone Banzi (B&B Dental), al quale va il ringraziamento dell’Assemblea.
Nel nuovo mandato, Presidenza e Consiglio Direttivo eletto continueranno a porre grande attenzione ai servizi associativi, con il programma rinnovato e arricchito di UNIDI Academy, nonché ai rapporti istituzionali e all’internazionalizzazione. Nei prossimi mesi ci si concentrerà in particolare su Tecnodental Mediterraneo, nuova rassegna dedicata agli odontotecnici al Tarì di Caserta l’8 e il 9 novembre 2024, e sulla prossima edizione di Expodental Meeting, (15 – 17 maggio 2025 a Rimini). In Africa, UNIDI è pronta a lavorare alla riorganizzazione di IDEA, International Dental Exhibition Africa, dal 10 al 12 dicembre 2025 a Dar es Salaam, in Tanzania, che mira a diventare il punto di riferimento del settore a livello continentale.
In occasione dell’Assemblea è stata presentata la 18ma edizione dello Studio di settore UNIDI a cura di Key-Stone che fotografa una “stabilizzazione annunciata”, successiva alla grande crescita del mercato verificatasi nel 2021-22, dopo il blocco delle cure avvenuto in tutto il mondo per il Covid-19 e in concomitanza, in Italia, con i nuovi incentivi fiscali. Il mercato italiano nel 2023 “cuba” poco sopra i valori dell’anno prima e i trend di crescita sono tornati in linea con gli anni pre-pandemia.
Il sell-out, cioè il valore degli acquisti di prodotti, servizi e attrezzature da parte d studi e laboratori, supera di poco i livelli del 2022 (1,7 miliardi, foto sopra), sostenuto in particolare dai dispositivi su misura come allineatori e lavorazioni CAD-CAM. Per le attrezzature c’è stato un calo del 9% dopo la fase espansiva connessa agli incentivi fiscali. Ma attenzione: il “Consumo studio”, vero indicatore dell’andamento della domanda di prestazioni, registra un trend positivo in valore, + 3,8% (dal 2020 i prezzi sono cresciuti di un 3,5% l’anno), a sostanziale parità di volumi. Anche per il perdurare di trattamenti più onerosi negli ultimi anni, hanno recuperato i dispositivi per protesi e impianti: gli stessi che avevano sofferto di più nel biennio 2020- 21. La produzione italiana cresce nel ‘23 di un 2%. Ciò porta al 31% la crescita cumulata dal 2019, anno pre-pandemia. In termini assoluti il comparto presenta un tasso di crescita medio annuale di oltre il 5% negli ultimi 5 anni, pari ad almeno il triplo del tasso di sviluppo del prodotto interno lordo e della produzione industriale. L’export cresce ancora di più, di una media del 7% negli ultimi 12 anni. In lieve calo lo scorso anno anche all’estero il consumo di attrezzature (-1%) mentre la crescita dei prodotti di consumo si attesta al 10%.