Il decreto legge “Rilancio” è stato annunciato come approvato la scorsa settimana, ma non è ancora stata pubblicata la sua versione definitiva in Gazzetta Ufficiale (come peraltro accadde per il precedente D.L. “Cura Italia”). La causa del probabile ritardo sarebbe legata ad alcuni ritocchi che nel frattempo sono stati apportati al testo definitivo tra cui, ad esempio, una stretta per i professionisti sul contributo a fondo perduto. Vediamo in sintesi le principali novità ad oggi conosciute e nella versione “provvisoria” al momento disponibile.

  • Bonus sanificazione, DPI e riapertura fase 2 – È previsto un credito d’imposta pari al 60% per l’anno 2020, fino a un massimo di 60.000 euro ai professionisti, agli enti non commerciali, oltre che alle imprese, sulle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, e di acquisto di dispositivi di protezione individuale e di tutela della salute. Sono state ascoltate le richieste della nostra Associazione attraverso una dotazione finanziaria complessiva per questo utilissimo provvedimento ben più alta di prima (di 4 o 5 volte). Previsto anche un credito d’imposta per la messa in sicurezza dei locali finalizzata alla riapertura.
  • Bonus affitti del 60% – Ai professionisti e alle imprese, anche STP (con compensi annui del 2019 inferiori ai 5mln), spetta un credito d’imposta del 60% dell’ammontare mensile dei canoni di locazione o di leasing immobiliare per l’attività professionale. Il credito d’imposta è commisurato ai canoni del mese di marzo, aprile, maggio 2020 ma a condizione che chi lo richiede abbia subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese di riferimento di almeno il 50% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
  • Iva – Per l’Iva sulle mascherine (e altri beni di contrasto all’emergenza Covid-19) ci sarà un regime di emergenza fino al 31 dicembre 2020, in cui queste saranno esenti da Iva (cioè non saranno gravate da Iva) ed un regime invece a regime dal 1 gennaio 2020 in cui l’aliquota applicabile sarà del 5%. Parlando di mascherine quelle esenti saranno solo quelle chirurgiche le Ffp2 e Ffp3. Per gli articoli di abbigliamento protettivo come guanti, visiere, occhiali protettivi, calzari, copricapi, eccetera l’esenzione pare scatterà solo in caso di destinazione/finalità sanitaria.
  • Sconto IRAP su saldo 2019 e acconti 2020 Per quanto le modalità di applicazione pratica possano essere oggetto di successive modifiche, pare che lo sconto sull’IRAP (imposta del 3,9% pagata da chi ha dipendenti o struttura) dovuta, anche dai professionisti, a saldo rispetto al 2019 e nei primi acconti 2020, sarà definitivo. Lo sconto vero e proprio riguarda il saldo IRAP rispetto agli acconti pagati nel 2019 e mentre per gli acconti 2020 si parla di un pagamento posticipato. Pare però che il primo acconto dovuto non dovrà essere corrisposto fino al saldo 2020, ossia nell’estate 2021.
  • Rinvio dei versamenti – Slittano al 16 settembre i versamenti di imposte e contributi sospese nei mesi di marzo, aprile e maggio per imprese e professionisti colpiti dall’emergenza sanitaria e dalle norme di contenimento in vigore dall’8 marzo scorso (con calo del fatturato di almeno il 33%). Ricordiamo che il pagamento riguardava solo le ritenute e i contributi dei dipendenti ed eventualmente l’IVA, e non le ritenute connesse ai collaboratori odontoiatrici e ad altri professionisti. Il pagamento potrà avvenire in unica rata o dilazionato in 4 rate di pari importo a partire sempre dal mese di settembre.
  • Ecobonus del 110%  – È prevista l’introduzione di una detrazione del 110% (rispetto all’attuale 65% o 50%) per alcune spese di efficientamento energetico e riqualificazione (coibentazioni, sostituzione caldaie, fotovoltaico, sismabonus e colonnine di ricarica). Solitamente queste detrazioni, che fanno risparmiare direttamente imposte, sono ripartite in 10 anni e pare che invece in questo caso saranno ripartite in 5 anni (più conveniente). Pare che la superdetrazione si applicherà solo agli immobili abitativi (prima casa o seconde case solo se interventi condominiali).
  • Erogazioni a fondo perduto – Potrebbero arrivare attraverso erogazioni a fondo perduto (in tre scaglioni del 10%-15% o 20%).  La procedura di richiesta, da presentarsi all’Agenzia delle Entrate, è però comunque condizionata ad un calo documentabile del fatturato/compensi (di almeno il 33%) tra aprile 2019 e aprile 2020. Oltre ai professionisti con reddito inferiore ai 50.000 euro che sembrano essere comunque esclusi, si sta discutendo proprio in queste ore sull’applicabilità o meno ai professionisti con cassa di previdenza privata e obbligatoria (tra cui anche ENPAM). Non resta che sperare che quest’ultima esclusione non diventi ufficiale nel Decreto.
  • Ricapitalizzazioni – Previsto un beneficio fiscale del 20% per gli aumenti di capitale per le SRRL/STP fino a 2 milioni di importo, che però abbiano registrato un calo dei ricavi consolidati di oltre il 33% nel bimestre marzo-aprile.
  • Rivalutazioni quote SRL/STP – Il valore dei terreni (sia agricoli sia edificabili) e delle partecipazioni in società non quotate (anche STP) viene rideterminato per i beni posseduti al 1° luglio 2020, pagando un’imposta sostitutiva sul maggior valore che viene attribuito con una perizia. Questa possibilità può essere molto utile in caso di vendita del proprio Studio costituito in forma di SRL/STP.
  • Stop ad atti e cartelle – Il governo blocca la notifica ad imprese e cittadini di circa 30 milioni di atti tra accertamenti e cartelle esattoriali che sarebbe dovuta ripartire dal prossimo 1° giugno e concludersi il 31 dicembre. L’Agente della riscossione riprenderà a notificare le cartelle esattoriali a partire dal 1° settembre 2020. Per quanto riguarda gli atti di accertamento o avvisi bonari il Fisco potrà lavorarli entro il 31 dicembre 2020. Per la notifica se ne parlerà nel 2021 a partire dal 1° gennaio ed entro il 31 dicembre del prossimo anno.

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