Gentile direttore, caro Gabriele
con interesse ho letto l'articolo "Universita' ai raggi X" apparso a triplice firma (La Pera, Cafasso, Vivian) su "Il Giornale della Previdenza" 3/2016. I dati sembra fotografino, in ambito odontoiatrico, un evidente fenomeno di "dispersione" di matricole durante il corso di laurea e la presenza di ben 8 "soldati Ryan": il differenziale tra i posti disponibili e il numero di coloro che realmente si sono iscritti ai Corsi di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria.
Ma l'analisi potrebbe essere affrettata, e passo a citare qualche dato:
– l'Universita' di Salerno ha aperto i battenti proprio con l'Anno Accademico analizzato, quindi, credo, non abbia rilevanza nell'analisi in oggetto
– sempre lo stesso Anno Accademico ha coinciso con i primi laureati con il nuovo ordinamento (il Corso di Laurea e' passato dai 5 ai 6 anni) e qualche fenomeno di "assestamento" dei dati potrebbe confondere i valori assoluti assunti a dato significativo
– esaminando i fenomeni e i comportamenti ai raggi X sarebbe forse saggio confrontare i precedenti anni (del tipo 3/5 anni?), considerare poi la numerosità di Coloro che poi si sono effettivamente iscritti alle Commissioni Albo Odontoiatri provinciali e che quindi hanno iniziato a versare i Contributi all'Enpam (è questo il dato/valore che più interessa l sopravvivenza professionale, dopotutto…)
– considerare, ultimo in ordine cronologico ma non ultimo in valore numerico, il fenomeno eXtraitaliano di Coloro che provengono da atenei UE (o eXtra UE) contribuirebbe ad una migliore valutazione di fenomeni noti ma, spesso, poco quantificati…
In ultima analisi spero e immagino che l'articolo possa semplicemente essere capofila e occasione di una più approfondita e multifattoriale analisi di epifenomeni che nella loro complessità e completezza contribuiscono a definire fabbisogni (di professionisti) e certezze (di flussi contributivi).
Saluti,
Raffaele Sodano
Segretario Associazione Italiana Odontoiatri