ROMA (4 settembre) – Quattro affittacamere completamente abusivi, uno studio odontoiatrico con dentiere e protesi in secchi insieme a centinaia di sigarette, 34mila euro sequestrati, quattro coreani e un cinsese arrestati e otto persone denunciate tra cui un italiano. E’ il bilancio del controllo a tappetto che la polizia ha condotto a partire dalla scorsa settimana in via Carioli e in parte a piazza Vittorio, nel quartiere Esquilino: 280 le persone «esaminate», di cui 204 identificate e 23 accompagnate all’ufficio immigrazione. Controllati anche 54 esercizi commerciali e affittacamere. Comminate sanzione amministrative per 21 mila euro.
Affittacamere abusivi. Quattro cinesi ed un coreano sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il coreano era il titolare di un affittacamere che in un appartamento di 70/80 metri quadrati aveva stipato 28 letti ad altrettanti cinesi.
Laboratorio odontoiatrico sequestrato. Dentiere e protesi in terra o in secchi insieme a centinaia di mozziconi di sigarette in uno studio di un odontotecnico italiano, fornitore di vari studi dentistici di Roma, che aveva anche subaffittato lo stesso appartamento a tre nuclei familiari cinesi e ad un parrucchiere cinese. In una stanza, sporca, c’era il laboratorio dell’odontotecnico, con un grande tavolo e varie postazioni di lavoro; nelle altre tanti letti a castello dove vivevano le tre famiglie cinesi, compreso un bambino di sei mesi, con a disposizione per ogni persona delle sorte di «loculi» di due-tre metri e per ogni nucleo familiare percepiva dalle 200 alle 300 euro mensili; in un corridoio vari frigoriferi con parecchio cibo scaduto; in un’altra stanza lavorava il parrucchiere cinese. In un’altra stanza sono state trovate parecchie bombole di gas che servivano per sciogliere l’amalgama dentaria e sono state considerate, anche dai vigili del fuoco, pericolose in caso di esplosione per la stessa struttura del palazzo. L’uomo, F.A., un italiano di 60 anni, è stato denunciato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Fonte: www.ilmessaggero.it