Roma, 18 gennaio 2008
 
MA E’ VERO?
E’ vero per davvero!
 
Incontro al Ministero della Salute: Tavolo Tecnico per l’Odontoiatria
 
Alla presenza del Sottosegretario alla Sanità  Dr. Zucchelli ed altri funzionari ministeriali, si è svolto ieri un incontro al fine di concordare tra Ministero e odontoiatri modalità condivise, per offrire prestazioni adeguate e di qualità alle fasce socialmente più fragili e disagiate della popolazione.
Erano presenti per la parte odontoiatrica la CAO nazionale, ANDI, SUMAI ed AIO nella persona del Presidente Dr. Rampulla e del Segretario Generale Dr. Delogu.
Nell’ipotetico panorama di un miglioramento delle prestazioni odontoiatriche, secondo il Ministero della Salute le strade percorribili sono tre :
 
1.      Creazione di un fondo integrativo che comprenda anche le prestazioni Odontoiatriche
2.      Innalzamento dei LEA in accordo con le regioni per comprendere l’assistenza odontoiatrica.
3.      Arrivare a una qualche forma di prestazione a tariffe calmierate in accordo con i professionisti per consentire ai cittadini di accedere alle prestazioni odontoiatriche.
 
Le prime due, a detta del rappresentante del dicastero, non sono attuabili a breve, in quanto per la prima ipotesi occorrono tempi lunghi e per la seconda il difficile reperimento di risorse economiche.
 
Riguardo alla terza ipotesi e cioè a forme di prestazioni a tariffe calmierate in accordo con i professionisti, il Sottosegretario  ha chiarito che l’accordo ANDI-Ministero è stato portato avanti con Andi, perché proposto da quest’ultima associazione.
 
E’ del tutto evidente, quindi, che le prestazioni a tariffa limitata sono state proposte da Andi al Ministero che, visibilmente, le ha accettate (anche se ancora non è stata posta la firma).
La magra consolazione per gli Odontoiatri italiani è che a tale accordo essi potranno aderire anche se non iscritti ad Andi .
Per dovere di cronaca e di informazione si riporta la puntualizzazione di Andi che ci tiene a precisare che non si tratta di una “convenzione” ma di un “accordo”.
Noi preferiamo tralasciare volutamente la semantica delle parole, preferendo rimanere alla sostanza delle cose.
 
A questo punto giova ricordare a tutti gli Odontoiatri italiani che si era interrotta la partecipazione al tavolo ministeriale quando, da parte dell’Autorità Governativa, c’era stata una richiesta di danaro alle associazioni.
 
A tal proposito: Andi aveva offerto 100.000 euro, Sumai 20.000, AIO nulla e così pure la Federazione.
Aio non riteneva e non ritiene politicamente corretta la richiesta di fondi ai privati per la prevenzione pubblica, offrendo altresì tutta la propria competenza e la possibilità di veicolare ampiamente messaggi di prevenzione attraverso la  rete nazionale dei suoi associati e network.
Questo e non altro!
 
L’accordo Andi-Ministero non rispetta la dignità dei professionisti e nemmeno dei cittadini.
Per i pazienti ci sarà il rischio di una riduzione della qualità e della sicurezza nelle prestazioni.
Per gli odontoiatri ci sarà una grave sofferenza dal momento che nella Legge Finanziaria 2008 non è prevista NESSUNA AGEVOLAZIONE da parte dello Stato, nessun incentivo, anzi nell’accordo Andi-Ministero è prevista la possibilità di ridurre ulteriormente le tariffe proposte.
 
Le tariffe proposte da Andi sono una presa in giro per i cittadini di fascia debole. Essi non potranno ugualmente accedervi perché troppo alte e le regioni chiedono già di ridurle ancora di più e nel testo dell’accordo è contemplata questa possibilità (art.2).
 
AIO però rimane sempre sensibile alla problematica ed è pronta ad aprire una SERIA CONTRATTAZIONE, in cui ci si venga incontro:
gli odontoiatri offrono qualcosa e il Ministero offre qualche altra cosa.
 
Questo è l’atteggiamento di un sindacato che rappresenta seriamente i professionisti. Tutto il resto, purtroppo , è demagogia.
Una proposta molto dignitosa sarebbe quella dell’assistenza indiretta con un rimborso ai cittadini, che sarebbero liberi di recarsi presso l’odontoiatra preferito.
AIO ha, inoltre, ricordato che oggi più che mai è il sindacato più rappresentativo della professione.
Essere rappresentativi , infatti, non vuol dire avere un numero più o meno grosso di iscritti, ma rappresentare al meglio le istanze, la dignità e le problematiche dei professionisti odontoiatri, non perdendo mai di vista la salute e la dignità del cittadino-paziente.
 
Ringraziamo il Ministero e in particolare il Sottosegretario Zucchelli per aver risposto alle nostre sollecitazioni attivando questo incontro.
 
Il Presidente Nazionale
Salvatore Rampulla
Il Segretario Generale
Pierluigi Delogu

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