Il Cda dell’Opera nazionale per l’assistenza agli orfani dei sanitari italiani, riunitosi sabato, ha infatti approvato all’unanimita’ il testo di riforma della Fondazione.

Tante le novita’. Tra le piu’ significative: l’allargamento delle funzioni, l’istituzione di un Comitato d’indirizzo, la riduzione dei componenti del Consiglio di amministrazione. Lo statuto entrera’ in vigore dopo l’approvazione del ministero del Lavoro che, come spiega Cassi, “dovra’ verificare la corrispondenza con la normativa vigente”.

Il nuovo testo prevede, dunque, l’allargamento delle funzioni dell’ente. “Oltre all’assistenza agli orfani – spiega Cassi – ci si occupera’ finalmente anche dei camici bianchi anziani, malati e bisognosi d’aiuto”. E non solo. Il nuovo statuto prevede infatti la facolta’ di erogare prestazioni anche “ai contribuenti in condizioni di comprovato disagio economico, sociale e professionale, finalizzate al recupero professionale”.

E ancora, previste prestazioni assistenziali per i figli del contribuente vivente, che si trovi in situazione di “grave e documentata difficolta’ economica”, cosi’ come per quei figli colpiti “dal decesso del genitore non contribuente”.

Rientrano nei programmi d’assistenza della Fondazione, anche “i contribuenti ed ex contribuenti disabili, se indigenti”. Tra le novita’ piu’ significative, l’istituzione di un Comitato di indirizzo, che sara’ chiamato a eleggere il Consiglio d’amministrazione, approvare i bilanci ed elaborare linee programmatiche. “

Il Comitato – spiega Cassi – sara’ composto per due terzi direttamente dai contribuenti, mentre un terzo da rappresentanti delle Federazioni nazionali degli Ordini professionali”. Nello specifico, dei 34 componenti del Comitato, 24 (17 medici dipendenti, 3 volontari, 2 farmacisti, 2 veterinari) saranno eletti direttamente. Degli altri 10, quattro saranno designati dai ministeri interessati (Interno, Difesa, Lavoro, salute), e 6 dalle Federazioni degli Ordini dei medici (3), odontoiatri (1), veterinari (1) e farmacisti (1). Una novita’, questa, che ha provocato nelle scorse settimane una ‘spaccatura’ tra i sindacati medici, ad eccezione di Anaao Assomed e Cimo-Asmd, e le Federazioni degli Ordini professionali. Per informazioni: www.onaosi.it

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