Attenti! il fisco vi spia dal web

Anche Internet entra nella lotta all’evasione fiscale.
Gli ispettori delle Finanze potranno spulciare tra i siti di imprese e professionisti alla ricerca di indizi per risalire al loro giro d’affari.
E potranno violare la nostra posta elettronica leggendola liberamente. E’ quanto prevedono le ultime direttive metodologiche impartite
dall’amministrazione finanziaria centrale ai funzionari incaricati delle ispezioni fiscali.
Secondo queste, viene ritenuto utile per l’amministrazione controllare anche
la posizione Internet dei contribuenti oggetto di ispezione sia che questi
dispongano di una semplice pagina online o di un sito articolato e, magari,
completo di inventario prodotti e listini prezzi. Tutti elementi evidentemente ritenuti utili ai fini dell’accertamento del
reddito. Per effettuare la ricerca si suggerisce di far riferimento agli appositi
motori partendo o dall’indirizzo specifico del contribuente o da altri elementi che consentano di risalire al suo sito.
Inoltre potra’ sempre essere consultata la banca dati dell’Italian Registration Authority che gestisce tutti i domini col suffisso
.it. Piu’ delicata, e probabilmente ai limiti della legalita’, la parte relativa
alle e mail. Gli ispettori delle Finanze, secondo queste ultime direttive, potranno
violarle introducendosi nei server di posta elettronica dei singoli utenti.
Ma, raccomanda l’amministrazione fiscale centrale, si potranno leggere solo
i messaggi gia’ aperti riconoscibili in quanto caratterizzati da un’icona
che raffigura una busta aperta. Invece i messaggi ancora non letti dall’utente, e caratterizzati, spiegano
le direttive agli ispettori fiscali, dal carattere in grassetto del titolo,
non potranno essere violati se non con l’autorizzazione dell