Seconda lettera di Associazione Italiana Odontoiatri al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dopo le deludenti misure del decreto legge Cura-Italia di giovedì, l’Esecutivo AIO (foto) circostanzia ulteriormente le sue richieste. Ottenute la cassa integrazione per il dipendente dello studio e la moratoria su mutui e finanziamenti – un aiuto purtroppo non scontato, il professionista deve chiederlo con apposita procedura – l’obiettivo è lenire la stretta sul reddito dovuta alle conseguenze dell’emergenza coronavirus. Il Governo non ha concesso alle Professioni con Albo i 600 euro mensili per tre mesi cui hanno diritto gli altri lavoratori autonomi. AIO chiede una deduzione di 30 mila euro sul reddito imponibile 2019 e l’estensione del credito d’imposta del 60% sui costi dell’affitto agli studi, ora chiusi per i rischi di contagio Covid-19. Restano ferme le richieste su Iva, superammortamento e possibilità per Enpam di intervenire a sostegno dei Professionisti utilizzando parte del patrimonio.

Tutti i dettagli nella lettera a questo link: http://www.aio.it/html/uploads/2020/03/PROT.682020-Lettera-al-Pres.del-Consiglio2_Ministro-dellEconomia-e-delle-Finanze.pdf

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