Ci ha lasciati improvvisamente a soli 55 anni per un’aneurisma che lo ha stroncato nel sonno. E con lui se ne va un mondo. Paolo Mastrangelo, indimenticato presidente AIO Bari nei primi anni Novanta, è uno dei pionieri di Associazione Italiana Odontoiatri. Ne è stato per anni presidente in Puglia – lui, tra i primi laureati in Odontoiatria – dopo aver ricoperto la presidenza degli Studenti AISO tra il 1984 e il 85) e non ha mai smesso di guardare avanti, di porsi sempre nuovi obiettivi, con il piglio vigoroso e il rigore che lo contraddistinguevano. Fin dai primi anni di pratica è stato vicino ai più giovani: apriva loro lo studio, li stimolava, li invitava ad iscriversi all’Associazione, a conoscere il sindacato, a battersi per lo sviluppo culturale e politico della professione. Tenacia, genialità, passione per l’odontoiatria e per la vita lo hanno portato a ricostruire la sede AIO Bari federandola con Brindisi Lecce e Taranto. Con risolutezza: aveva minacciato che ove perdurasse il “letargo” degli amici avrebbe fondato un’associazione sua. Da allora, una grande cavalcata con importanti battaglie: quelle “politiche” per la legalità e contro l’abusivismo, o contro le scorciatoie per entrare nella Professione Odontoiatrica; e quelle culturali, con il progetto Diga 2006-2010 per l’utilizzo della diga nelle ricostruzioni, o per il corretto “marketing” della Professione. Nel 1995 è fondatore ed Editor della prima rivista interattiva odontoiatrica su Internet, “Dentaline”, e progetta aio.it, organo ufficiale nazionale AIO. I colleghi-amici lo ricordano a inizio millennio prendere contatti con sponsor e grafici nelle fiere per far partire il sito associativo, la chiave per comunicare cos’è un sindacato e i suoi eventi. Fotografo, pittore, creativo a 360 gradi, ha vissuto da protagonista 30 anni di evoluzione professionale, senza mai far mancare aiuto o riflessioni ai colleghi. E non ha mai smesso di costruire formazione, nel 2003 si ricorda il primo corso clinico sulla fotografia digitale in Odontoiatria. Gli ultimi giorni, mentre seguiva con attenzione gli sviluppi dell’epidemia coronavirus sui media e offriva su Facebook riflessioni sulle versioni mediatiche (senza commentare, da suggeritore silenzioso) stava organizzando un corso con l’Italian Academy of Osseointegration (IAO), attento ai minimi dettagli, sempre in movimento, alla ricerca della perfezione. Ma Paolo Mastrangelo è stato ed è anche padre di tre figli brillanti, uno è laureando in medicina, una ha intrapreso da poco gli stessi studi, un altro studia odontoiatria: una vita fatta di famiglia e lavoro con la consorte Monica Milillo con cui condivideva la professione tra Bari ed Andria; un quotidiano sempre più vissuto per la ricerca, per il rigore delle procedure, attento alla letteratura internazionale aggiornata ed agli sviluppi delle normative comunitarie. Figlio di un’epoca di battaglie difficili e nette, come far parte dell’Enpam o entrare nell’ albo odontoiatri con un minimo di autonomia operativa, gli ultimi anni aveva fatto un passo indietro nell’attivismo sindacale, a beneficio di quella culturale, testimoniata da relazioni ed articoli a livello italiano ed estero su temi di Ergonomia ed Implantologia. Non mancava mai però nei momenti caldi della vita professionale: nei congressi delle principali associazioni, e sui social network, ogni occasione era buona per riflettere con lui, trascinati da lui, sempre un passo avanti e qualche volta molto avanti. Un esempio, dunque. E un maestro che va via troppo presto.

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