Tutti riconoscono l’esigenza che il personale sanitario sia aggiornato e sempre competente a svolgere le sue funzioni sotto il profilo professionale. Per questo, esistono gli obblighi della cosiddetta “Educazione medica continua”.
Tra le ipotesi allo studio, assieme all’utilizzo di internet e degli strumenti interattivi di e-learning, c’e’ quella dei crediti formativi, peraltro, previsti anche nel campo dell’istruzione universitaria.
La vera novita’ e’ costituita pero’ dall’uso dei crediti. Si ipotizza, infatti, che i crediti potranno essere utilizzati per “le progressioni di carriera e per il rinnovo della licenza professionale”. Un indicazione un po’ generica, che rende la materia “calda” per la contrattazione sindacale delle categorie dipendenti e di quelle convenzionate, come i medici di famiglia, con riguardo soprattutto alle progressioni di carriera.
Ma che coinvolgera’ anche gli Ordini professionali e tutta la normativa sulle autorizzazioni e gli accreditamenti sia per le strutture che per i professionisti. L’atto di indirizzo sugli accreditamenti, ad esempio, escludeva i medici di famiglia dal suo campo di applicazione.

Come si congegnera’, quindi, il rapporto tra il regime vigente e l’ipotesi di utilizzare i crediti per il cosiddetto rinnovo della licenza ?




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