
Cari amici, passata la fase più acuta del dolore, esaurite le belle parole e le dimostrazioni di affettuosa vicinanza alla famiglia, torna la quotidianità con la sua pressante ma inevitabile realtà.
Facciamo purtroppo un mestiere non tutelato, in caso di nostra impossibilità per malattia o come in questo caso per dolorosa scomparsa, la famiglia oltre al lutto per la perdita rischia di dover sopportare le inevitabili conseguenze economiche di una fonte di reddito che viene a mancare. Pensando a Paola, la moglie dello scomparso Battista, ed ancor più al suo piccolo figlio Dominik riteniamo che potrebbe essere utile una prova tangibile di solidarietà. A questo scopo ognuno potrà effettuare liberamente e generosamente una donazione, tramite bonifico bancario.
Nel segno della massima trasparenza, ogni contributo (anche se riteniamo meglio in forma anonima) sarebbe palese ed il saldo pubblicato in tempo reale sul forum a questo link:
La somma così raccolta sarà consegnata alla moglie Paola.
Forse è poca cosa, ma sono tante gocce che compongono il mare. Lo staff di Odontoline. Coordinate per il bonifico: Simoni Francesco Oltre al bonifico si può donare tramite paypal tramite questo link
DONA TRAMITE PAYPAL |
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La mattina del 13 Maggio, Battista se n’è andato.
Erano giorni che me lo aspettavo, ma sono stato lo stesso colto di sorpresa; non sentire mai piu’ la sua voce mi è, da subito, sembrato inverosimile.
Cosi’, improvvisamente, alle 12 del 13 Maggio mi sono sentito incommensurabilmente più povero e molto, molto più solo.
Gia’ in giugno ricevetti un sms che diceva senza mezzi termini: “ho cominciato il viaggio che mi portera’ a raggiungere mio padre e mia sorella”.
Era assolutamente cosciente che il suo tempo stava per finire.
Ma ha continuato a lavorare, a risolvere i piccoli ed i grandi problemi dei suoi pazienti, della sua famiglia, ha continuato a studiare, frequentare l’universita’ di Cagliari dove faceva la specializzazione, a fare esami, a frequentare l’universita’ di Catanzaro dove era cultore della materia e seguiva alcuni studenti che preparavano la loro tesi.
Ma soprattutto continuava ad eseguire disciplinatamente le terapie che gli venivano prescritte, da medici che lo stimavano e gli mostravano affetto e lui ricambiava curandosi con fiducia e partecipazione.
Quante volte, quasi con noncuranza, comunicava: devo fare un piccolo intervento (ne ha fatti cinque o sei, alcuni sono durati diverse ore), comincio la chemio, cambio protocollo, faro’ il vaccino, sono in contatto con …
Battista non ha mai mostrato cedimenti, mai una parola di autocommiserazione, mai rabbia o delusione.
Eppure gli ultimi mesi sono stati un vero calvario, spesso in ospedale, sostenuto sempre dal suocero che ha fatto in silenzio le veci di un padre scomparso troppo presto, dalla giovane moglie Paola, dalla sorella e da quella donna fragile all’aspetto, ma incredibilmente forte che è la madre.
Tu entravi in quella stanza d’ospedale e parlavi con Battista e Lui faceva progetti e programmi, perchè era cosi’: propositivo sempre.
E cosi’ lo voglio ricordare.
Un amico sempre presente, anche quando le battaglie erano decisamente perdute, lui era li’ con un sorriso che sdrammatizzava tutto, forse perché, da sempre, sapeva che i drammi erano ben altri.
Il sindacato, la professione: c’era sempre, su di Lui si poteva contare.
Mi sono spesso chiesto da dove venissero la sua forza, e il suo sorriso.
Ho capito il suo sorriso uno dei suoi ultimi giorni, quando mi sono avvicinato al suo letto sentendomi colpevole per non sapere fare nulla, ed allora sua madre mi ha sorriso, il sorriso bellissimo di un’insegnante che assolve i suoi allievi che non hanno saputo fare un compito particolarmente difficile, lo stesso sorriso di Battista.
Ho capito la sua forza quando non c’era già piu’. Leggendo il suo blog su odontoline, ho trovato questa frase: “Per chi ha il dono della fede, la sofferenza su questa terra e’ un modo che ci da’ nostro Signore per avvicinarci a Lui. Io credo fortemente in Dio, pur non essendo cattolico praticante assiduamente e da sempre sono stato convinto che niente di quello che succede in terra è fine a se stesso. Con questo spirito mi sono sforzato di accettare quel po’ di male e di disagio che il mio amichetto (cosi’ chiamava il suo tumore) mi sta facendo subire.
Ha vissuto cosi’ con leggerezza, col sorriso, anche se ha dovuto affrontare mille avversita’; si laureava che suo padre non c’era gia’ piu’ e da solo ha salito tutti i gradini della professione, ha anche perduto una sorella che amava moltissimo. Ma possedeva doti umane che arricchivano chi gli stava vicino forse proprio perche’ aveva tanto sofferto.
A Dominick figlio amatissimo di soli 10 anni lascia una grande eredita’ fatta di forza d’animo, coraggio, dignita’.
So che questo bambino, nonostante l’affetto di tutti dovra’ affrontare una strada in salita, ma il suo grande papà gli ha insegnato in quei pochi anni che ha potuto amarlo a non avere paura delle avversità.
La partecipazione al lutto di tanti colleghi da tutta Italia, dell’AIO e di odontoline, ma soprattutto di tantissima gente comune che ha affollato all’inverosimile la cattedrale di Lamezia mi ha commosso e mi ha confermato: in tanti hanno capito.
Grazie Battista!
Gregorio Meddis