Lo scorso venerdì, nella quotidiana carrellata di impegni, AIO Veneto è andata in trasferta a Montebelluna ospite del dott. Moreno Cagnin per illustrare la realtà Aio Veneto ai colleghi locali. Una sala piena, sedie aggiunte in ogni angolo e gli ultimi partecipanti rimasti in piedi hanno dato il benvenuto, in provincia di Treviso, al Presidente Nazionale Salvatore Rampulla e al vicepresidente nazionale Vincenzo Macrì.

Tema della serata: “Crisi del settore odontoiatrico: cause-conseguenze-proposte”. Ha introdotto il nostro Presidente AIO Veneto Domenico Del Monaco interloquendo sulla domanda “cosa ha fatto Aio per noi?“ : AIO ha l’onore di aver contribuito con determinazione e chiarezza a bloccare l’affermazione del profilo sanitario dell’odontotecnico, evitando la nascita – da altri data per certa e inevitabile – della figura dell’odontoprotesista, un “piccolo-dentista” voglioso di mettere le mani in bocca al paziente… ma solo per valutare la congruità del manufatto protesico da lui costruito, non per altro!

Invece il risultato raggiunto oggi è stato possibile grazie alla decisione e alla costanza della CAO nazionale e al lavoro capillare dei Presidenti AIO di tutta Italia, che hanno contattato, documentato e sensibilizzato gli Assessori Regionali prima della fatidica Conferenza Stato-Regioni, organo decisivo per legiferare e quindi delegato a valutare l’utilità o meno di questo profilo.

Questo risultato ci deve far comprendere come la scelta di rappresentanti che ci difendano a spada tratta è l’unica arma per tornare ad essere padroni del nostro lavoro.

Mimmo Del Monaco ci ha poi illustrato una proposta degna di nota: ALP, la storica Associazione dei Liberi Professionisti, alla quale aderiscono principalmente avvocati, ha chiesto una moratoria agli studi di settore per 3 anni e il riconoscimento anche ai professionisti delle agevolazioni riservate finora solo alle imprese. Anche AIO nell’Assemblea nazionale di Bologna dello scorso anno aveva fatto la stessa richiesta perchè noi siamo imprenditori di noi stessi. L’esempio è da seguire…

Ha preso la parola Vincenzo Macrì, finite le riprese del commissario Montalbano (…è proprio lui) arrivato da Torino appositamente per caldeggiare la nostra causa. AIO esiste dal 1986… la storia la conosciamo tutti, gli “odontopuffi” allo sbaraglio senza esame di Stato, Previdenza e Ordine hanno finito per cambiare l’odontoiatria; dai tempi in cui il medico si inventava dentista a tempo perso, abbiamo raggiunto in Italia livelli di eccellenza senza paragoni al mondo.

Una metafora tutta piemontese adeguata al nostro caso: Torino è in crisi, ma Torino è migliorata grazie alla crisi! La FIAT era una micro-economia che monopolizzava tutti i settori. Quando la FIAT ha chiuso, la gente ha capito che si poteva fare dell’altro: come cenare fuori e divertirsi, come diventare sede delle Olimpiadi invernali. Cosa c’entra con AIO? Quando si cambia si deve capire cosa sta cambiando e in che direzione si sta andando.

I nostri studi devono viaggiare in maniera più consapevole, ben pochi hanno la nozione di quanto guadagnano e usano lo studio di settore per sapere se prendere o meno un’autoclave piuttosto che una segretaria o piuttosto che un laser…

I centri Vitaldent hanno un ufficio commerciale che vende i prodotti, con martellamento pubblicitario tale da cambiare la nostra immagine da artigiani chiusi nel nostro studio a promotori dei nostri prodotti. Senza imitarli, sarà necessario prendere coscienza dei loro punti di forza e confrontandoci a vicenda. Bisogna prendere nota dei loro punti di forza.

Standing Ovation per Salvatore Rampulla. Il nostro Presidente nazionale ha fatto una carrellata tra abusivismo, turismo odontoiatrico, nomenclatore tariffario, odontoiatria sociale, fondi integrativi, profilo odontoprotesista, centri low-cost, accuse di malpratice e impossibilità di fare implantologia per i chirurghi maxillo-facciali.

Inquietante il ragionamento che collega i fondi integrativi ai centri low cost, alla necessità di istituire una nuova figura nel panorama degli operatori dentali…

I fondi sanitari integrativi dall’anno scorso sono detraibili solo se comprendono anche le prestazioni odontoiatriche; lo Stato spinge le compagnie assicurative a coprire le cure odontoiatriche, considerando le patologie dentali come un sinistro. L’esborso per le assicurazioni sarebbe ingente e come dice il mio assicuratore la compagnia non è un ente di beneficenza dunque per stare nei costi deve ricorrere ad assumere mano d’opera a basso costo (leggi odontoiatri sottoccupati o addirittura abusivi legalizzati con il profilo sanitario) e non preoccuparsi troppo della qualità per lavorare con lo stampino sui grandi numeri e far crescere il fatturato!

Non importa se il dentista libero professionista dovrà stringere la cinghia Anzi…un po’ di concorrenza fa bene …meditate gente!

Conclusione della serata con una notizia in anteprima che ci ha rallegrati tutti: in Austria è fallita per bancarotta fraudolenta la catena di studi low-cost Mc Zahn. 400 studi convenzionati hanno chiuso i battenti. Una conferma da oltre confine della lungimirante politica AIO: la qualità prima di tutto, al prezzo e ai tempi che deciderò a mia discrezione dentro le pareti del mio studio di professionista scomodo ma LIBERO!

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