(ANSA) – VENEZIA, 9 NOV – Avevano appena concluso una missione umanitaria i medici italiani morti nell’incidente del Cessna 206 che si e’ schiantato in Tanzania. I medici, dentisti, erano andati per ‘curare il sorriso di tanti bambini ed adulti’ come si legge nel loro sito web. I loro corpi sono stati rintracciati, ma non ancora recuperati in quanto la zona e’ molto impervia. Le ricerche continuano. Nell’ospedale di Moshi sembra sia ricoverato il pilota del velivolo, un keniano che versa in gravi condizioni. I quattro italiani (Franco Tamiazzo, sua moglie Stefania, Claudio Zornitta e la moglie Paola) dopo la missione avevano trascorso un periodo di vacanza in Kenia e avevano deciso di fare un’escursione per vedere dall’alto il Kilimanjaro. Al momento dell’incidente l’aereo volava a circa 3.400 metri di altezza. I due medici avevano aderito all’associazione ‘Medici dell’Alto Adige per il Terzo Mondo’ che si occupa di progetti sanitari soprattutto in Etiopia, Tanzania, Camerun, Burkina Faso ed in India, finanziando ospedali, orfanotrofi e scuole. Zornitta, specialista in ortodonzia, era anche appassionato di volo, tanto da avere un aliante tutto suo presso l’Aeroclub di Belluno. Tamiazzo, titolare dello studio di Bolzano presso cui Zornitta lavorava, era invece un noto documentarista.
Dalle notizie si era detto che Zornitta era un odontotecnico; è invece un medico odontoiatra di Belluno, ortodontista, che collaborava con un collega di Bolzano
Marcello Masala