Con l’approvazione del nuovo D.L. “Fiscale” da parte del Consiglio dei Ministri avvenuta ieri, arrivano importanti novità per i contribuenti che applicano gli indicatori sintetici di affidabilità o ISA (le pagelle fiscali), tra cui rientrano gli odontoiatri a prescindere da come esercitino l’attività. Il provvedimento introduce una proroga delle scadenze fiscali che interessa direttamente anche gli studi odontoiatrici, individuali o associati, le società tra professionisti (in qualsiasi forma costituite), le S.r.l. e S.p.A. nonché le S.n.c. e S.a.s.
Le nuove scadenze
Per questi soggetti, il termine ordinario del 30 giugno per i versamenti relativi alle imposte sui redditi viene posticipato al 21 luglio 2025. Chi sceglierà di versare con la consueta maggiorazione dello 0,4% a titolo di interesse, potrà farlo entro il 20 agosto 2025.
In sintesi, per chi svolge attività per cui sono approvati gli ISA, come quella odontoiatrica, i versamenti dovranno essere effettuati:
• entro il 21 luglio 2025, senza alcuna maggiorazione;
• oppure entro il 20 agosto 2025, con la maggiorazione dello 0,4%.
Chi è interessato dalla proroga
Il rinvio delle scadenze interessa tutti i soggetti per i quali sono stati approvati gli ISA. In ambito odontoiatrico, questo include:
• Professionisti individuali;
• Studi associati o associazioni professionali;
• Società di persone (SNC, SAS);
• Società di capitali (SRL, SPA), anche in forma di STP (società tra professionisti);
• Contribuenti in regime forfettario;
• Soggetti esclusi dall’applicazione degli ISA per cause soggettive (es. inizio attività nel 2024);
• Percettori di reddito da associazioni professionali, società di persone o società di capitali che applicano opzionalmente il regime della “trasparenza fiscale”.
Le imposte prorogate
Il rinvio coinvolge una vasta gamma di tributi:
• Saldo 2024 e primo acconto 2025 di IRPEF e IRES;
• Addizionali regionale e comunale IRPEF (saldo 2024 e acconto 2025);
• Cedolare secca (saldo 2024 e acconto 2025);
• Imposta sostitutiva per i forfettari (15% o 5%);
• Imposte sostitutive su redditi da Concordato Preventivo Biennale;
• Imposte su attività detenute all’estero (IVIE, IVAFE) e cripto-attività;
• IRAP (saldo 2024 e primo acconto 2025);
• Contributi INPS alla gestione separata, ad esempio per gli igienisti dentali non iscritti all’ENPAM;
• Diritto annuale camerale per le società, il cui pagamento è legato alla scadenza del saldo delle imposte.
Considerazioni finali
Questa proroga offre un respiro ai professionisti odontoiatri e alle loro strutture, semplificando la pianificazione dei flussi finanziari nel corso dell’anno. È comunque importante monitorare attentamente le scadenze aggiornate, valutando con il proprio Commercialista se usufruire del differimento con o senza la maggiorazione prevista.
a cura di Alessandro ed Umberto Terzuolo Dottori Commercialisti dello Studio Terzuolo Brunero & Associati