In poco piu’ di un mese 10.180 firme contro il contributo obbligatorio a
favore dell’Onaosi, l’Opera nazionale per l’assistenza agli orfani. Alla
petizione, promossa e coordinata dal Movimento nazionale liberi farmacisti
(Mnlf), hanno aderito farmacisti, medici, veterinari e odontoiatri. Uniti
nella volonta’ di abolire ”l’inutile blazello”. Il contributo Onaosi,
prima obbligatorio solo per i dipendenti di enti pubblici e poi esteso a
tutti i sanitari con un emendamento alla Finanziaria 2003, aveva suscitato
vibranti proteste fin dal mese di agosto, ricorda il Mnlf in una nota.
L’Onaosi – afferma il Movimento – ha solide basi patrimoniali, come dimostra
la relazione della Corte dei Conti per la gestione finanziaria 1995-2000
dell’ente, e il nuovo tributo serve a mascherare un disegno di
trasformazione da ente di beneficenza a ente previdenziale e assicurativo. I
firmatari sostengono che l’estensione del contributo obbligatorio a tutti
sanitari italiani, ottenuto con un vero e proprio blitz, abbia poco a che
vedere con l’assistenza agli orfani bisognosi ma, al contrario, rappresenti
una tappa del programma d’espansione verso ruoli diversi da quelli
istitutivi dell’Ente. Le firme, conclude il comunicato, sono state inviate
al presidente della Repubblica, al presidente del Governo, al ministro della
Giustizia, al presidente della XII Commissione Igiene e sanita’ e a tutte
forze politiche.
10.180 firme in un mese contro l’onaosi
Pubblicato il 3 Novembre 2004 in: 2011, AIO comunica, Sindacato
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