Da oggi ogni martedì per qualche settimana Associazione Italiana Odontoiatri offre ai lettori del sito puntuali aggiornamenti sull’ultima Legge di Stabilità “2016” (208 del 28.12.2015) in materia fiscale e giuslavoristica a cura dello Studio Terzuolo Brunero & Associati. Tutti i temi sono di forte attualità e in particolare quelli legati all’invio dei dati delle fatture 2015 all’Agenzia delle Entrate per la precompilazione del 730, che tratteremo la prossima settimana, con chiarimenti sul STS, e gli sgravi per chi investe. Poi torneremo sul lavoro e i super-ammortamenti, salvo “ultimissime” rendano più urgente anticipare altri temi.

Oggi iniziamo con le misure a sostegno delle assunzioni stabili e la detassazione dei premi di produttività. 

 

Anche quest’anno per chi assume personale dipendente a tempo indeterminato, è previsto un incentivo di natura contributiva assimilabile nella forma a quello in vigore per le assunzioni effettuate nel 2015, anche se di minore entità. Di fatto, per le assunzioni 2016, vi sarà uno sconto sui contributi a carico del datore di lavoro pari al 40% dell’importo complessivo, nel limite massimo annuo di 3.250 € e per un periodo massimo di 24 mesi. Poiché sono state previste una serie di misure per contrastare l’eventuale abuso dell’agevolazione, è opportuno confrontarsi con il proprio consulente del lavoro al fine di valutare l’effettiva esistenza dei requisiti previsti per l’ammissione al beneficio in modo da evitare l’applicazione di pesanti sanzioni da parte degli organi ispettivi.

Una seconda disposizione favorevole in materia di “lavoro” riguarda la reintroduzione della imposta sostitutiva sui premi di produttività erogati ai dipendenti. Tali somme premiali di importo variabile corrisposte in relazione ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione saranno assoggettate all’aliquota secca del 10% e non più all’aliquota progressiva IRPEF dal 23% al 43% in base al reddito percepito. Tale agevolazione potrà essere applicata su premi di importo non superiore ai 2.000 € lordi ed a condizione che il dipendente non abbia percepito un reddito fiscale superiore a 50.000 € nell’anno 2015.

Giudizio: Sicuramente positivo, anche se in parte attenuato soprattutto dalla riduzione delle misure per incentivare le assunzioni. In particolar modo gli odontoiatri che avessero intenzione di inserire nuovo personale nelle proprie strutture, dovranno sicuramente cogliere questa opportunità perché, molto probabilmente, non sarà riproposta nei prossimi anni per mancanza di fondi.

Dott. Alessandro Terzuolo – Commercialista

Dott.ssa Daniela Corsaro – Consulente del Lavoro

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