Ddl abusivismo, delogu: ora si faccia chiarezza in tutti gli ambiti
Il Presidente AIO Pierluigi Delogu interviene sul comunicato con cui il presidente CAO Nazionale Giuseppe Renzo comunica l’approvazione in Senato del disegno di legge che inasprisce le pene agli abusivi sottolineando il successo delle misure proposte da Fnomceo, CAO e ANDI “ con grande energia”. Il disegno intanto prosegue il suo iter, in attesa di diventare legge.
"Associazione Italiana odontoiatri ha accolto con favore l’approvazione in prima lettura in Senato del disegno di legge 471 che inasprisce le pene agli abusivi, e continuerà a ribadire il suo sostegno alla proposta che tutela la qualità dell'atto odontoiatrico. Ma ricorda che l’abusivismo è un effetto e le cause favorenti sono prestanomismo (di norma praticato da generazioni di dentisti ormai in declino) e, potrebbe essere favorito in alcuni casi, in strutture odontoiatriche gestite in forma societaria che dichiarano un reddito pari al 6% del fatturato e dunque o non creano ricchezza o la celano, imponendo anche direttori sanitari non odontoiatri, una anomalia che poco o nulla il Nuovo Codice Deontologico sana. Peraltro, AIO rileva che a celebrare l'approvazione del ddl 471, c’è un’Andi la cui sede romana ha sballato i conti affermando che solo nel Lazio ci sarebbero 15 mila dentisti abusivi, più del doppio di tutti i dentisti che esercitano legalmente in regione. E c’è una Cao nazionale che, se fosse vero il dato Andi, con questa legge avrebbe vinto un round con una "Professione ombra" che gestisce una categoria parallela capace di raccogliere in tutta Italia 80-90 mila esercenti senza alcun titolo. I dati reali ci parlano invece di 220 situazioni anomale segnalate dai NAS nel 2010 con 407 persone segnalate all'autorità giudiziaria , 214 strutture e 265 persone segnalate nel 2011. Perciò dico a Cao e Andi che le cose stanno diversamente, che la campagna elettorale per gli ordini non è ancora iniziata e che bene sarebbe piuttosto tranquillizzare gli italiani sulle cifre (pur evidenziando la gravità del fenomeno): l’odontoiatria non è un’area grigia di suo, un caos, un mondo incontrollato, bensì una certezza e una risorsa per la società italiana".
L´Aio esprime la propria solidarietà e condivide pienamente l´iniziativa intrapresa dall´Aiso in opposizione all´apertura del corso di Laurea in Odontoiatria di un´università privata portoghese in territorio italiano.
Appare, infatti, evidente all´Aio, e non solo, il rischio reale di mercificare anche in Italia la cultura e la formazione in campo medico e odontoiatrico, di svilirla a semplice merce da acquistare a scapito, quasi certamente, di professionalità e certezze concrete per i pazienti (sono note quote d´iscrizioni molto alte, naturalmente fatto salvo `saldi e occasioni da non perdere´).
Queste stesse perplessità sono, per altro, condivise dall´intera categoria di quanti operano in questo settore: nella stessa direzione, infatti, vanno le proteste già manifestate oltre che dagli studenti dell´Aiso, anche dalla Fnomceo, dall´Andi, dal Collegio dei Docenti e dalla Conferenza dei Presidi dei corsi di laurea in Odontoiatria.
Con operazioni di questo tipo, infatti, si creano solo gravi ed evidenti disparità di trattamento tra studenti che seguono, dopo accurata selezione, presso le università italiane e studenti invece che verrebbero a conseguire lo stesso titolo, ma assoggettati a norme e corsi diversi, impostati in altre realtà e probabilmente anche difformi da quelli previsti in Italia.
L´istituzione di università private non italiane, alle quali verosimilmente accederebbero prevalentemente o esclusivamente studenti rimasti fuori dai nomarli test di ingresso effettuati presso quelle italiane, premierebbe solo le capacità economiche rispetto a quelle di merito, verosimilmente a discapito della qualità formativa (ricordiamo che le università italiane e gli odontoiatri italiani sono riconosciuti tra i migliori al mondo). Questo soprattutto a danno dei pazienti, già oggi, purtroppo, sempre più spesso vittime di cliniche lowcost/lowquality e `prestanomismi´ poco qualificanti.
Riteniamo che piuttosto sia il momento di riaprire una riflessione più ampia, rivolta alle diversità di modelli formativi europei e alla mancata programmazione agli accessi in risposta ai reali bisogni della popolazione a livello europeo. Fin quando ogni stato potrà gestire l’accesso alla formazione in modo differente e non organico, anche la cultura diventa oggetto utile al rilancio economico, ma ancora una volta a discapito della qualità e quindi degli utenti. Solo così potremmo mettere la parola fine al business delle lauree in Odontoiatria, che in Italia vede anche importanti organizzazioni come Cepu impegnate a mercificare la cultura.
Con queste motivazioni l´Aio è a fianco dell´Aiso nella manifestazione organizzata per giovedì 3 maggio 2012 a sostegno della revoca all’autorizzazione da parte del ministero dell’Università (decreto 16 febbraio 2012 – Gazzetta Ufficiale23 febbraio 2012), in opposizione al ricorso presentato al Tar del Lazio da parte dei legali dell´università Pessoa,.
È un atto dovuto non solo per la difesa della categoria, ma soprattutto per la difesa della salute dei cittadini e dell´elevata qualità dell´odontoiatria italiana.
Dr. Graziano Langone
Membro del Collegio dei Probi Viri Aio
Segretario Sindacale AIO Potenza
Sassari lì 22 ottobre 2011
E´ con grande soddisfazione che registriamo un successo per la professione Odontoiatrica in Basilicata.
I rappresentanti Odontoiatrici dell´istituzione ordinistica e delle associazioni di categoria hanno tradotto in pratica una legge di regolamentazione con lungimiranza e perseveranza nel perseguire degli obiettivi di interesse comune, ma soprattutto incisività nel sensibilizzare la componente politica su un tema delicato che attraverso il disposto legislativo consenta di avere le giuste risposte nei confronti di deviazioni non lecite, gestite in modo abusivo da persone non in possesso dei titoli per trattare la salute orale dei cittadini.
La CAO di Potenza con il supporto delle associazioni di categoria più rappresentative l´AIO e l´ANDI di Potenza ha formulato un progetto di legge regionale in Basilicata, approvato lo scorso mercoledì, che prevede i requisiti minimi per l´apertura e lo svolgimento della professione di Odontoiatria. Sono state recepite totalmente le richieste delle rappresentanze odontoiatriche poiché esse sono state in grado di dimostrare una maturità tale da porre al primo posto gli interessi dei cittadini e la garanzia della loro salute orale.
Come AIO vogliamo mettere in risalto gli aspetti più significativi di tale normativa e cioè la trasparenza richiesta agli esercenti la professione. Si esprime in modo chiaro che solo gli iscritti all´Albo degli Odontoiatri sono in possesso del requisito fondamentale per avviare uno studio Odontoiatrico e che solo l´odontoiatra può essere responsabile e attuatore di terapie che riguardano l´ambito dell´odontoiatria. In questo modo anche i controllori della legalità avranno in mano una normativa chiara che li aiuti nel combattere tutte le forme di attività odontoiatriche al di fuori dalla legalità.
In questo contesto vogliamo ricordare che l´AIO ritiene primaria la necessità di ottenere una armonizzazione della normativa, sul campo dei requisiti per gli studi odontoiatrici, nel territorio nazionale e che per questo nello scorso aprile abbiamo richiesto in modo formale al Ministero della Salute l´istituzione di un tavolo tecnico di studio e valutazione dell´importante problematica vista la notevole difformità di regolamenti sul territorio nazionale.
Mi preme, in ultimo, da parte dell´AIO, dare il giusto riconoscimento e apprezzamento per il lavoro svolto al dott. Mazzeo Chicchetti Presidente OMCeO di PZ e vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, a tutti i rappresentanti politici della regione Basilicata e soprattutto ai componenti della Commissione Sanità, alla CAO di Potenza rappresentata dal suo Presidente Maurizio Capuano e alla sede AIO di Potenza che ha dato un sensibile e sostanziale apporto per il raggiungimento di tale obiettivo, ma anche alle altre componenti odontoiatriche che in modo sinergico hanno contribuito in modo propositivo a raggiungere questo importante risultato.
Il Presidente Nazionale AIO
Pierluigi Delogu
Nelle giornate del 28 e 29 maggio, si è tenuta la tradizionale Assemblea nazionale AIO nel corso della quale è stato ribadito l´impegno a dare pieno supporto alla libera professione, rafforzando l´informazione ai cittadini sulla qualità del servizio degli odontoiatri italiani.
Con l´occasione, è stato presentato il nuovo sito nazionale www.aio.it, caratterizzato da una nuova veste grafica e nuove funzionalità web, per assicurare un utile aggiornamento professionale anche attraverso future iniziative legate alla FAD.
Il Presidente
Pierluigi Delogu
Il Segretario
Salvatore Rampulla
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