Importante vittoria del diritto e di medici e odontoiatri, non solo specializzandi ma anche dottorandi. Sarà più semplice effettuare la ricongiunzione dei contributi dalla gestione separata Inps per costruire la propria pensione Enpam, e in qualsiasi altra cassa, professionale e non. Viceversa, si potranno ricongiungere i contributi maturati presso le casse professionali e privatizzate con quelli versati nella gestione separata Inps, se da quest’ultima ci si attende l’erogazione dell’assegno pensionistico. Lo fa presente una nota del Ministero del Lavoro riguardante in particolare i medici e gli odontoiatri specializzandi che nel periodo di specializzazione post-laurea hanno versato alla gestione separata Inps. Ma anche chiunque versi o verserà contributi a fine carriera alla gestione separata Inps. A trasformare una battaglia giudiziaria in una probabile norma operativa è stata anche la tenacia di AIO su questo tema (si ricordano i preziosissimi interventi del segretario uscente Danilo Savini) e in particolare di Ezio Ignazio Pizzo, segretario sindacale AIO della Sede di Palermo, che in questi anni ha riportato passaggi e sentenze favorevoli: la più recente, la n. 4788/2024 del 25.11.2024 riguarda proprio Pizzo. Nel suo caso, il Tribunale del capoluogo siciliano ha riconosciuto il suo diritto soggettivo alla ricongiunzione dei contributi versati da dottorando in Inps gestione separata al montante maturato in Enpam. «La sentenza palermitana, sostenuta da AIO con lo Studio Legale BC& Partners (Avvocati Massimo Barrile e Luciano Romeo) è stata probabilmente decisiva», osserva Pizzo. «Fino ad allora non era mai stato possibile riportare in Enpam quanto versato all’Inps. Malgrado importanti sentenze, l’Istituto, salvo qualche flebile segno di attenzione alle casse privatizzate, si era sempre opposto, in attesa di disporre di un indirizzo giurisprudenziale chiaro».
«La nota ministeriale la accolgo innanzi tutto come una vittoria del diritto», continua Pizzo. «Ricordo l’ordinanza n. 3635/2023 della Cassazione Civile che aveva ribadito il diritto del contribuente a ricongiungere i propri contributi verso la gestione per lui più conveniente, senza alcuna limitazione o divieto). In secondo luogo, è una vittoria di tutti quei professionisti che a loro spese hanno fatto causa all’Inps: compreso me, che con il sostegno AIO non solo ho vinto la mia causa, ma ho dato vita ad una convenzione con uno studio legale, per i colleghi che avrebbero voluto seguire l’esempio. Infine, è una vittoria per le casse dello Stato, ovvero di tutti noi contribuenti, visto che l’INPS è stata sempre condannata a pagare le spese legali di coloro i quali hanno intentato una causa per la ricongiunzione negata». Soddisfazione esprime anche l’Adepp, l’Associazione delle Casse previdenziali private, la quale però fa presente come la posizione dell’INPS fino a questo momento non sia cambiata. Pare però che l’Istituto di previdenza sia sul punto di emanare una specifica circolare in materia e allora avremo modo di capire meglio come si attuano i “trasferimenti contributivi veloci”, e di confrontarci con gli iscritti e con Enpam su di esso. Per eventuali, ulteriori, speriamo evitabili ricorsi, la strada resta quella indicata da AIO fino a quando la nuova normativa nel dettaglio non sarà concreta ed attuabile
Nelle foto, da sinistra Ezio Pizzo e Danilo Savini