«Odontoiatra e medico per legge pari sono in fatto di medicina estetica: sono gli unici professionisti sanitari parimenti abilitati a praticare atti medici come diagnosi, terapia, riabilitazione. Il parere del Consiglio superiore di sanità rischia di  porre dubbi rispetto a una legge che invece è molto chiara». Fausto Fiorile vicepresidente di Associazione Italiana Odontoiatri ribadisce la posizione del sindacato dei dentisti all’indomani della firma del Documento congiunto siglato a Villafranca con altre dieci associazioni, tra cui Poiesis, che raggruppa professionisti impegnati a promuovere la cultura della medicina estetica in odontoiatria

Fiorile che ha partecipato alla Consensus Conference del 17 aprile scorso  ricorda che non ci possono essere vincoli o limitazioni circa metodiche terapeutiche e/o medicamenti utilizzati dagli Odontoiatri nel campo della medicina estetica; l’unico vincolo per l’Odontoiatra è rappresentato dal dover praticare “l’arte medica" nel proprio ambito di competenza. «Nella legge 409 che ha istituito la professione di Odontoiatria, si parla esplicitamente  di diagnosi e terapia non solo dei denti e della bocca, ma anche delle mascelle e dei relativi tessuti. In sintesi le aree del viso, ben individuate dalla 409/85, sono un settore di pertinenza dell'Odontoiatra dal punto di vista patologico, funzionale ed estetico.

«La nota ministeriale del 17 settembre 2014 supportata dal parere del Consiglio superiore di sanità, è appunto semplicemente un parere che non ha valenza normativa; anzi, così come strutturato il documento rischia semplicemente di creare confusione e disorientamento tra i tantissimi professionisti che si trovano quotidianamente impegnati nelle attività cliniche per rispondere ai bisogni di salute dei propri pazienti che sono anche e soprattuto riferiti all’estetica del viso. Nell’ambito della medicina estetica, disciplina per molti aspetti ancora da esplorare, l’Odontoiatra ha tutte le carte in regola per operare con professionalità e competenze al pari di un laureato in Medicina. D’altro canto, il Dentista esercita la medicina estetica tutti i giorni nella propria quotidiana attività. Con una protesi totale ben costruita ad esempio, si può dare un supporto al labbro superiore anche di 1 cm (nota bene!) con un effetto estetico più efficace di altri aiuti d’incremento volumetrico dei tessuti. In ortognatodonzia poi si lavora sulla posizione di mascella, mandibola e denti con effetti sull’aspetto estetico del paziente estremamente importanti»

Il vicepresidente AIO si sofferma infine sulle aspettative dei pazienti odontoiatrici: «Al congresso AIO di Chia la giornata del 12 giugno sarà dedicata, in Ortodonzia e nell’ambito del simposio AIO-SIDO, al fatto che il dentista è il “medico del sorriso”, e cioè del volto, perché di fatto promuove trattamenti con finalità estetiche in tutti i pazienti, e per di più sviluppa nel suo percorso professionale competenze per valorizzare funzionalità e bellezza tenendo conto delle differenze fisiche, antropometriche e culturali che caratterizzano le varie popolazioni e culture».

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