Assistenti di studio odontoiatrico più vicini al traguardo del riconoscimento giuridico e di una formazione omogenea in tutta Italia, ma il mansionario deve restare invariato. Lo chiedono i dentisti e ora lo ribadisce la politica. Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato in questi giorni una mozione Pd con la quale invita la Giunta Maroni a farsi parte attiva in conferenza stato regioni per arrivare all´applicazione del percorso formativo avviato tre anni fa dal ministero della Salute con il consenso dei sindacati odontoiatrici. Ma nel quadro normativo che sta per essere regolamentato bisogna tener conto delle istanze del mondo odontoiatrico. Lo ha ribadito al consiglio regionale lombardo, dopo il voto sulla mozione, Maria Teresa Baldini (medico, Lista Maroni) con un intervento-monito che, come sottolinea il presidente dell´Associazione Italiana Odontoiatri Pierluigi Delogu, «recepisce tre necessità da tempo indicate da AIO per non generare norme equivoche: evitare di aggiungere nuove funzioni ai contratti esistenti; scongiurare forme di abusivismo (cd “mani in bocca” al paziente da parte di personale non abilitato); salvaguardare la posizione lavorativa delle attuali assistenti di poltrona, che oggi non richiede specifico titolo di studio».

«Come politici – ha ricordato Baldini – il nostro dovere è sì valorizzare le differenti professioni, ma anche proteggere professionisti, come in questo caso dentisti e odontoiatri, che ogni giorno nello svolgimento del loro lavoro si assumono grandi responsabilità».

L´Associazione Italiana Odontoiatri, nel percorso per il riconoscimento dell´Assistente di studio, chiede tra l´altro che si arrivi a una formazione nazionale senza oneri aggiuntivi per l´odontoiatra; non si utilizzi la dicitura di “parasanitario” che può creare confusioni con le professioni sanitarie esistenti; non si creino premesse giuridiche per trasformare lo studio con le nuove figure in struttura di tipo complesso.

«Oggi cresce in noi – dice Delogu – la percezione di avere in tutte le forze politiche ascoltatori attenti e riflessivi. AIO si adopererà in ogni sede per mantenere i contenuti originari del decreto, concordati del resto non solo con Andi e ministero della Salute ma anche con le rappresentanze degli assistenti Siaso, Aiaso e Idea».

Mauro Miserendino

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