Roma, 27 giugno ´13 – Benché libero professionista dotato di partita Iva, il dentista che anziché in proprio lavora nei centri low cost svolge un lavoro compatibile con la dipendenza e subordinato alle richieste del direttore del centro (spesso di estrazione non odontoiatrica). Lo dimostra una ricerca condotta on line su 106 rispondenti dalla sezione romana dell´Associazione Italiana Odontoiatri, i cui risultati sono resi noti oggi. La ricerca completa il sondaggio sui dentisti titolari di studio pubblicato sul sito www.aioroma.it lo scorso marzo, dal quale si evinceva che 9 su 10 sono soddisfatti del proprio personale (malgrado alcune lacune nell´aggiornamento degli assistenti alla sedia) e 8 su 10 non pensano di modificare il modello organizzativo almeno fino alla fine di quest´anno.

Rispetto alla domanda “quante ore al giorno lavori nel centro” le risposte più cliccate sono 6 ore e 4 ore e mezza, ma nell´89 per cento dei casi l´orario delle visite è imposto dal Centro odontoiatrico e solo nel 38 % dei casi il professionista ha un contratto. La situazione più ricorrente (47%) è che il dentista fattura al Centro. E decisamente non lavora in autonomia: nel 46% dei casi gli interventi da effettuare vengono decisi dal direttore del centro, e in un altro 14% il dentista seleziona insieme a quest´ultimo o ne è condizionato; nel 43% dei casi il professionista non può allontanarsi liberamente dal Centro e nel 46% è il Centro a stabilire i periodi di ferie.

Nel 97% dei casi segnalati ad AIO Roma, benché quasi sempre accessibili direttamente al dentista, le cartelle cliniche dei pazienti sono in possesso del Centro e si dà dunque per inteso che andandosene il dentista ricostruirà la clientela da zero. “Una libera professione condizionata, dunque – commenta il presidente AIO Roma Giovanni Migliano – che si traduce in un rapporto non di collaborazione ma di subordinazione. A dispetto di ciò, dalla somma percepita il collega deve togliere i contributi a Fisco e Previdenza, come fa il titolare del Centro che gli dà le direttive, laddove se fosse dipendente avrebbe a disposizione una cifra netta”.

Afferma il Presidente Nazionale dell´Associazione Italiana odontoiatri Pierluigi : «Il sondaggio di AIO Roma conferma ancora una volta che l´organizzazione del lavoro nei centri odontoiatrici predilige l’aspetto commerciale con una evidente spersonalizzazione del ruolo del medico e una perdita di autonomia decisionale che nel tempo può portare al verificarsi di conflitti all’interno dell’attività e nei confronti dei pazienti».

Ufficio Stampa Associazione Italiana Odontoiatri – Mauro Miserendino

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