«Centomila bambini maltrattati sono la punta di un iceberg. Probabile ce ne siano altrettanti da scoprire nella cosiddetta normalità. I dentisti hanno gli strumenti per evidenziare nel bambino traumi e lesioni nella regione facciale riconducibili a violenze fisiche e devono sapere come aiutare quei bambini a ritrovare la normalità». Pierluigi Delogu presidente dell´Associazione Italiana Odontoiatri, fa riferimento al rapporto di Terre des Hommes e del Cismai (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l´Abuso all´Infanzia) che fa una prima stima dei minori vittima di abusi in Italia. L´indagine, del 2011, è effettuata su 5 milioni di abitanti sparsi in 31 Comuni italiani, dei quali 758.932 minori. Di questi, 48.280 erano in carico ai servizi sociali, e 7.464 (0,98% dei residenti) lo erano per maltrattamento. Con queste cifre si possono stimare quasi 100.000 minori maltrattati, e oltre metà sono femmine.

Dei centomila ha subito violenza fisica certa l´11-12%. Significa 12 mila. «Ma ci stiamo limitando ai fenomeni che sono stati causa dell´affidamento ai servizi sociali. In Italia -avverte Delogu- manca un registro di questi casi, e a mio avviso c´è un sommerso che oggi possiamo far emergere. Le recenti Linee guida ministeriali di prevenzione ci danno strumenti per occuparci anche della diagnosi e della gestione dei traumi infantili. Un tema da non sottovalutare perché il dato dell´indagine, un bambino maltrattato in Italia su seicento, cozza con i dati del National Child Abuse Statistics Usa che rivelano da 3 a 6 maltrattamenti su minore ogni 1000 bambini, ben di più».

Delogu sottolinea un altro dato. «Nell´indagine, abusi sessuali e violenze fisiche sul bambino (11,5% sommati) ricorrono solo un poco di meno degli episodi di violenza in famiglia (16,6%) ai quali i bambini hanno dovuto assistere. Dunque, non possono essere realistiche le due sole segnalazioni di abuso su minore registrate a Sassari, su 130 mila utenti visitati in pronto soccorso nel 2012, a fronte di ben 280 segnalazioni di maltrattamenti su donne adulte. Il mondo odontoiatrico, articolato tra ambulatori del servizio sanitario nazionale e 55 mila studi privati ha la possibilità di fotografare i bambini in ogni contesto sociale. Anche con l´obiettivo di fronteggiare questa emergenza, temo aggravata anche dal crescente disagio delle famiglie per la crisi economica, l´Associazione Italiana Odontoiatri ha dedicato quest´anno alla formazione sulle linee guida ministeriali. Ritengo sia raccomandabile -conclude Delogu – non tirarsi mai indietro, né come diagnosti né di fronte alla responsabilità di segnalare situazioni che spesso la nostra esperienza è in grado di accertare».

Mauro Miserendino

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