Libero Professionista a Borgo Chiese in Trentino, specialista in Ortognatodonzia, dal 2009 al 2017 Presidente Commissione Albo Odontoiatri della Provincia di Trento, Fausto Fiorile dal 2017 è Presidente Nazionale di Associazione Italiana Odontoiatri. Ha esperienze di didattica, comunicazione, deontologia, sindacato (sin dalla nascita di Aio), ma in parallelo si è sempre interessato di temi previdenziali, e quest’anno ha deciso di candidarsi con esponenti Aio, ma anche di altre sigle odontoiatriche come Suso e mediche – Oculisti Sei, fisiatri Simmfir, Otorinolaringoiatri Aiolp – in una lista nuova per le elezioni Enpam in programma il 17 maggio. Obiettivo: prendere in carico le istanze di una Libera Professione che è sempre più il cuore pulsante della Cassa previdenziale e deve diventare “Sostenibile Oggi e Domani”.

Dottor Fiorile, come ha deciso di interessarsi attivamente di previdenza? «Di tematiche previdenziali mi sono sempre interessato prima ancora di avere incarichi all’interno di AIO. Ogni professionista dovrebbe occuparsi di questo delicato argomento innanzi tutto perché riguarda direttamente il futuro di ognuno di noi e poi perché il tema della sostenibilità di un sistema pensionistico è materia di grande attualità e rilevanza sociale a cui tutti dobbiamo porre grande attenzione. Per un presidente di Associazione di categoria diventa pertanto un “dovere” essere preparato anche in questo ambito; per dare risposte ed indirizzare i colleghi nelle scelte innanzitutto, per proporre soluzioni ai molti problemi sul tappeto in seconda battuta».

Quali sono a Suo avviso i problemi della libera professione? «Il sistema di assistenza odontoiatrica che negli ultimi 30 anni si è strutturato in Italia, offrendo un servizio di qualità ai cittadini, è oggi ad un bivio. Tra pochi anni oltre la metà dei liberi professionisti che operano all’interno dei propri studi terminerà l’attività per andare in pensione. Se non ci saranno giovani intraprendenti disponibili ad un avvicendamento, il sistema degli oltre 45 mila ambulatori italiani entrerà in crisi ed il modello così come lo abbiamo conosciuto si sgretolerà. Serve pertanto un Piano che preveda un forte investimento economico e culturale finalizzato ad un vero e proprio Progetto di “Passaggio generazionale” tra giovani dentisti e professionisti al termine della loro carriera. L’Odontoiatria del 3° millennio è un’attività di impresa a tutti gli effetti che spesso spaventa il neolaureato non preparato a fare l’imprenditore di sè stesso. Dobbiamo aiutarlo. AIO ha molte idee su come fare!»

Quali sono gli interventi da attuare sull’Enpam e in quale dei nove punti della campagna si riconosce di più? «Il nostro Ente di previdenza è in buona salute. I versamenti fatti negli ultimi 30 anni da una generazione di Dentisti che ha lavorato sodo, hanno consentito di avere i numeri in ordine per poter pagare fino ad oggi le pensioni. Questo non significa che questa condizione possa rimanere inalterata nel futuro. L’aumento del numero e del fatturato delle Società di capitali sta dirottando importanti risorse economiche fuori dall’Enpam. I Low cost non versano all’Enpam ed i giovani dentisti, guadagnando poco, indirizzano ancora meno risorse per le pensioni di chi verrà. Su questo aspetto dovremo lavorare molto nel prossimo futuro! Per quanto riguarda invece il presente vorrei aggiungere un decimo punto. Rinnovo della classe dirigente del nostro Ente! Ecco perché abbiamo proposto una Lista di Rinnovamento per la quale chiedo a tutti i colleghi che versano nel fondo della Quota B il voto!»

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