Venti regioni d’Italia venti sistemi diversi. Ma sarebbe bene scegliere il modello più semplice e diffonderlo in tutta Italia, regolamentando così la riforma Bindi, in attesa di decretazione attuativa da 15 anni: è il messaggio che lancia Angelo Caliendo nel presentare l’indagine Eurispes che mette a confronto i sistemi di autorizzazione degli studi odontoiatrici nelle varie regioni italiane. Il "Libro bianco" sottolinea le storture di alcuni sistemi come quello laziale, ma cita anche due regioni che dovrebbero fare da parametro (“benchmark”): in Lombardia un professionista che apre lo studio invia una semplice segnalazione certificata d’inizio attività all’Asl competente, i moduli sono a risposta semplice, per chi non ha i requisiti ci sono 60 giorni di tempo per sanare le inadempienze. Altro esempio virtuoso la Basilicata che ha sì richiesto l’autorizzazione con una recente legge ma solo per le strutture complesse, ambulatoriali, in franchising. Su http://youtu.be/OGFaw2fo2nY l’intervento di Caliendo a Roma sabato 11 ottobre 2014.

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