Laureata a Trieste, libera professionista nel suo studio di Pordenone, Mariagiovanna Cotugno dal 2016 è Presidente provinciale della Associazione Italiana Odontoiatri a Pordenone, Membro dell’Academy of Dentistry International ?e Regular Member of the American Academy of Implant Prosthodontists. Molto attiva nella vita associativa in ambito regionale e nazionale, con la sua candidatura alle elezioni Enpam in quota B, il 17 maggio, per l’Assemblea Nazionale nella lista per una “Libera Professione Sostenibile Oggi e Domani”, mette a disposizione di tutta la Professione Medica ed Odontoiatrica il rigore che la contraddistingue nella sua attività. «In tanti anni di lavoro nel sindacato – spiega – ho pensato che in un momento cosi difficile, sia dal punto di vista socio-politico che medico-paziente, fosse necessario assumere un ruolo di supporto per cercare di inserire alcuni aggiustamenti in tema di trasparenza ed espletamento di pratiche da parte dei contribuenti».
Quali sono a Suo avviso i problemi della libera professione? «È necessario avere degli spazi di autonomia tali da poter essere vicini alle esigenze dei titolari e dei giovani colleghi e nel tempo stesso essere un trait d’union tra i primi e i secondi nei momenti di passaggio testimone a fine carriera di uno e avvio dell’altro. Trovare delle corrette e adeguate soluzioni per le coperture assicurative e una corretta e adeguata diaria in caso di malattia che parta dal primo giorno».
Quali sono gli interventi da attuare sull’Enpam e in quale dei nove punti della campagna si riconosce di più? «Questo periodo emergenziale ha messo in evidenza diverse criticità burocratiche. Ritengo necessario rivisitare e snellire le procedure di sostegno e risposta di cui hanno bisogno i colleghi in questi momenti difficili. Considero questo a prescindere dalla territorialità e dalla tipologia di emergenza, che possono variare dall’attuale situazione pandemica nazionale alla più specifiche necessità regionali in caso di calamità naturali (terremoti, alluvioni ecc.)».