Prot.n°: AIO/AIONZA/SEN/010/2012/PDL/lcv
Alla c.a. dott. Giuseppe Renzo
Presidente Nazionale CAO
Oggetto: Elezioni futura CAO Nazionale
pochi giorni ci separano dalle elezioni della CAO Nazionale e per questo ho ritenuto opportuno ascoltare sull´argomento i Membri del CdP AIO e i colleghi – soci AIO – eletti nelle CAO Provinciali.
Raccolti gli umori e le aspettative rappresentatemi, mi sono impegnato ad esporti un piano programmatico per il futuro; di questo, visto il clima generale che stiamo attraversando, dovrà necessariamente prendersi carico la compagine che desidera essere eletta con l’appoggio politico dell’AIO.
Schematizzo oltre alcuni punti salienti, non in ordine d´importanza, che prendono spunto dalla politica di maggiore esigenza di autonomia fino ad oggi da te magistralmente sostenuta, e ne agevolano – a mio modesto parere – il compimento.
Sono certo, per averti letto recentemente sulla stampa di settore, che i futuri componenti la CAO nazionale che AIO dovrebbe sostenere, non avranno difficoltà alcuna a sottoscrivere questo programma, che sarà nostra cura diffondere in maniera capillare.
1. Società di capitale.
Richiedere con forza regole certe ed uniformi, sul territorio nazionale, alle società che erogano prestazioni odontoiatriche, a partire dalla composizione – che deve essere in quota maggioritaria di iscritti all´albo – definendo i limiti operativi dei direttori sanitari e chiarendo i termini dell´autorizzazione sanitaria; limitandone, in buona sostanza, il campo d´azione.
2. Contribuzione previdenziale.
Pretendere che le società partecipano alla contribuzione previdenziale in modo egualitario a quello dei liberi professionisti, in modo da non creare una dissimmetria intollerabile e insostenibile economicamente per il futuro pensionistico della nostra categoria. Enpam è, ovviamente, il canale privilegiato per impostare questo punto.
3. Incompatibilità nell´esercizio della professione.
Chiarire, in base alle normative vigenti, quali figure professionali, inserite nel SSN, siano inconciliabili con la libera professione odontoiatrica, totalmente o in parte. Dopo aver elaborato un decalogo comportamentale, si dovrà procedere nei singoli Omceo a evidenziare e sanzionare i comportamenti illegittimi sia sul piano deontologico che su quello previdenziale.
4. Informazione sanitaria.
Condividere un indirizzo uniforme e sostenibile sull´informazione sanitaria (pubblicità?) in odontoiatria con chiare precisazioni che permettano una linea comune e condivisa su tutto il territorio nazionale; da ribadire la necessità che tali indicazioni siano cogenti anche per le società a fini di lucro.
5. Specialisti in chirurgia maxillo facciale.
Verificare l´eventuale esistenza sul territorio di specialisti in CMF che esercitino l’odontoiatria, eludendo la legge. Tale punto andrebbe verificato anche per le prestazioni di assoluta pertinenza odontoiatrica espletate all’interno degli istituti Universitari ed Ospedalieri.
6. Convenzionati esterni.
Censire gli esercenti e/o le società titolari della convenzione.
7. ECM.
Valutare la possibilità di incentivi per chi segue correttamente la normativa sulla formazione continua e richiedere con forza la completa detraibilità delle spese sostenute per adempiere a tale obbligo professionale.
8. ECM dei doppi iscritti.
Vigilare affinchè i crediti formativi conseguiti riguardino indipendentemente i due ambiti professionali: i doppi iscritti devono ottenere crediti per entrambe le professioni.
9. Autorizzazione sanitaria.
Stimolare il legislatore su una possibile modifica dell’art. 8 ter della legge 229/99, al fine di ottenere uniformità di attuazione sul territorio italiano. Ridiscutere, dove possibile, i termini per l´autorizzazione, eliminando tale obbligo per la libera professione esercitata non in forma societaria.
10. Esame di Stato.
Richiederne la riforma per un accesso alla professione uniforme e coerente nell´interesse della salute dei cittadini.
11. Corsi di laurea nella UE.
Richiedere che la legislazione europea chiarisca in maniera univoca una regolamentazione comune dei Clsopd che eviti la presenza di sistemi formativi differenti, magari basati su criteri non meritocratici.
12. Abusivismo.
Elaborare nuove strategie operative su questo tema, focalizzando l´attenzione in maniera decisa sulla repressione del prestanomismo.
13. Popolazione.
Proporre uno screening (su base volontaria) per ottenere una valutazione epidemiologica della salute orale dei cittadini italiani.
14. Campagna stampa
Programmare una campagna di sensibilizzazione della popolazione verso il ruolo positivo degli odontoiatri sulla salute orale, il benessere sanitario della società e il contenimento della spesa.
15. Detraibilità delle spese Odontoiatriche
Riformulare la richiesta di consentire l´aumento dell´aliquota di detrazione delle spese odontoiatriche sostenute dai pazienti. Ribadire la necessità di impedire la detrazione delle spese sostenute all´estero, in quanto non verificabili.
16. Concorsi SSN
Accesso degli odontoiatri nei concorsi di I e II livello del SSN senza la necessità di una specializzazione, atteso che la laurea in odontoiatria è già’ una laurea specialistica.
17. Ufficio Legale CAO
Supporto della FNOMCeO agli Ordini, in periferia attraverso un ufficio legale in grado di essere strumento dirimente per le problematiche proposte dagli Ordini.
18. Continuare il percorso che porti ad una piena autonomia ordinistica degli odontoiatri e alla rappresentanza e rappresentatività degli odontoiatri in ENPAM.
Rafforzamento ex lege (e quindi su base normativa certa) del ruolo delle CAO e degli organismi delegati al corretto mantenimento degli Albi.
Si tratta sicuramente di punti già sul tavolo di discussione e ambiziosi per le possibilità di un mandato triennale, ma per noi sono un buon punto di partenza. O meglio, di ri-partenza.
Un forte abbraccio.
Pierlugi Delogu