È in Gazzetta ufficiale e sul web il decreto legislativo 102/2025 approvato dal governo a febbraio scorso con l’obiettivo di preservare la qualità delle acque destinate al consumo umano. In linea con la direttiva europea 2020/2184, il decreto impone che dal 2027 tutti gli impianti (stoccaggio, trasporto etc) che hanno a che fare con acqua per il consumo umano siano costituiti da materiali presenti negli “elenchi positivi” europei. In pratica, tubature, cassoni etc devono essere a prova di contaminazione chimica, biologica, fisica di cibi e bevande. Il decreto impone controlli ed interventi, ad esempio in relazione alla segnalazione ai cittadini della non potabilità dell’acqua, dell’obbligo di distacco delle condotte di acqua potabile da quelle di acqua non potabile, della distinzione delle reti idriche secondo destinazione d’uso.

Alcuni operatori di settore stanno contattando imprese e professionisti – anche sanitari, anche Soci AIO! – per avvertirli della necessità di adeguarsi al decreto in merito ai controlli biologici, segnatamente per la legionella. «Per la verità questi controlli già si fanno nei nostri studi», dice il Segretario Sindacale AIO Danilo Savini. «La legionella, poi, è oggetto del documento di valutazione del rischio dove riportiamo ogni anno gli esiti di analisi microbiologiche annuali, gli interventi periodici di manutenzione degli impianti idrici e sanificazione delle attrezzature, e anche gli eventi di formazione del personale. Il nuovo decreto prevede specifiche novità. Anzi all’allegato 5 all’articolo 3 conferma l’esenzione dei nostri studi».

Sono escluse dalla nuova disciplina le acque con rischi trascurabili perché potabili od oggetto di controlli espressi da specifiche normative. «L’allegato elenca tra le esclusioni le acque ad uso agricolo, industriale, civile, di bacino idroelettrico, e quelle ad uso clinico utilizzate da medici ed odontoiatri nei loro studi/ambulatori», illustra Savini. «Tali acque, si specifica, possono sempre trasformarsi in “pericolose” a causa di contatti esterni (pesticidi per l’agricoltura, colonie di batteri per le tubature degli appartamenti e …delle strutture sanitarie) ma il rischio è disciplinato di già in altre normative. Dunque, nessun obbligo in più. Rimangono ovviamente in essere le direttive delle Linee Guida sulla Legionella del 2015 (riportate qui sotto) da applicare ai sensi del Decreto Legislativo 81/2008 e gli obblighi di adeguamento del DVR connessi a questa normativa di riferimento».

RACCOMANDAZIONI VIGENTI PER IL SETTORE ODONTOIATRICO

Per ridurre la contaminazione microbica e/o la formazione del biofilm all’interno dei circuiti idrici del riunito, si raccomanda di:

•  eliminare dal circuito i tratti esclusi dalle correnti di flusso

•  installare dispositivi anti-ristagno in grado di far circolare l’acqua in continuo, in particolare durante le pause lavorative

• alimentare il circuito con soluzioni sterili, dopo averlo isolato dalla rete idrica

• disinfettare l’acqua con trattamenti in continuo o discontinui. Questi ultimi, effettuati periodicamente o tra un paziente e il successivo utilizzando disinfettanti di alto livello, evitano la possibilità di contaminazioni chimiche del campo operatorio, riducono l’esposizione degli operatori e minimizzano il rischio di selezionare microrganismi resistenti, ma richiedono maggiore impegno di risorse e attenzione rispetto ai trattamenti in continuo.

 Per ridurre l’esposizione del paziente ad aerosol potenzialmente contaminati e/o minimizzare il rischio nei pazienti più vulnerabili si consiglia di:

• flussare ciascuno strumento accendendolo a vuoto, all’inizio di ogni giornata lavorativa (tempo minimo 2 minuti) e prima di ogni intervento (tempo minimo 20-30 sec.) (CDC, 2003)

•  installare, subito a monte dei manipoli, filtri (< 0,2 µm) in grado di trattenere i microrganismi provenienti dall’interno del circuito

• acquisire, preliminarmente all’inizio delle cure, informazioni sulla salute del paziente, con particolare riguardo alle condizioni che definiscono il “rischio molto elevato” . In questo caso dovrebbero essere adottate rigorosamente le misure sopra illustrate, volte a contenere il rischio di contaminazione da Legionella.

In considerazione dei dati di letteratura che dimostrano un’ampia contaminazione da Legionella dei circuiti dei riuniti odontoiatrici, la ricerca del microorganismo è raccomandata almeno una volta all’anno qualora le misure di minimizzazione del rischio sopra elencate non vengano messe in atto e ogni volta che si verifica un caso di malattia. Ogni studio odontoiatrico deve inoltre tenere un registro degli interventi effettuati.

 

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