L’odontoiatra come medico del cavo orale ha una responsabilità a tutto tondo sul paziente. Il suo apporto non può limitarsi alla salute dei denti e delle gengive ma deve tenere conto anche delle implicazioni sistemiche delle patologie orali, della prevenzione di queste patologie, di una corretta nutrizione. La sua preparazione deve spaziare in queste materie. È il messaggio emerso dal corso “Microbiota del cavo orale: salute della bocca”, tenuto ad Expodental Meeting. Nato da un’idea del Segretario Culturale AIO Vincenzo Musella, l’evento era rivolto sia agli odontoiatri sia alle assistenti di studio che, partercipando, potevano conseguire 3 crediti della loro formazione obbligatoria. Il microbiota, ’insieme di organismi che colonizza il nostro corpo dando un’impronta specifica al sistema immunitario, è organizzato in colonie che sono molto differenti tra loro a seconda dei distretti anatomici.
La relazione della dottoressa Florencia Ceppa, biologa molecolare e farmacista, è stata centrata sulle attuali conoscenze sul microbiota; il dottor Massimo Rossi, odontoiatra e diplomato in nutrizione, ha parlato delle disbiosi del cavo orale. Grazie all’uso delle tecniche di microbiomica, che dispongono di dati molto più precisi rispetto al passato perché mappano sequenze di codice genetico che identificano il ceppo batterico, è stato possibile scoprire batteri “insospettabili” all’origine delle carie e delle parodontiti, fare luce sulle interazioni tra diabete o sindrome metabolica e parodontite, nonché sui trattamenti corretti di mucositi e perimplantiti. «Nozioni sulla corretta alimentazione sono essenziali per l’odontoiatra del presente – ha spiegato Rossi – come può essere essenziale appoggiarsi in molti casi su un nutrizionista per ridurre i fattori di rischio dei propri pazienti».