Ieri 2 luglio 2013 è stata convocata una audizione  alla camera dei deputati  per  svolgere una indagine conoscitiva dal titolo: “La sfida della tutela della salute tra nuove esigenze del sistema sanitario e obiettivi di finanza pubblica”. Tale audizione si è svolta di fronte alle Commissioni riunite V (bilancio, tesoro e programmazione) e XII (affari sociali) e ha visto coinvolti tutti i più rappresentativi sindacati Medici e Odontoiatrici. AIO era rappresentato dal Presidente nazionale e  oltre all’intervento diretto ha prodotto una memoria scritta con le proposte prioritarie per i parlamentari. E’ stata una importantissima occasione di confronto politico al massimo livello che consolida la posizione dell’AIO tra gli interlocutori più accreditati della parte politica. Di seguito pubblichiamo la memoria che è stata inviata alle Commissioni.

MEMORIA BREVE DA PARTE DELL´ASSOCIAZIONE ITALIANA ODONTOIATRI

PER AUDIZIONE DEL 2 LUGLIO 2013 PRESSO COMM.NI V E XII DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

In quanto libero professionista, il dentista è l´avamposto della sanità sulla crisi, di essa risente prima degli altri e ora prova ad affrontarla; AIO lo fa con una proposta articolata.

Fino a un anno fa rilevavamo un calo di fatturato del 20-30% causa crisi economica, a fronte di un numero di ingressi diminuito (solo un 40% degli italiani fruiva di cure odontoiatriche) e chiedevamo sgravi su tasse e investimenti, ma soprattutto segnalavamo i rischi per la salute generale dei cittadini. Nell´ultimo anno c´è stato però un peggioramento, hanno disertato il dentista altri 15 italiani su cento,; solo un italiano su 4 va ormai dal dentista. Abbiamo deciso di guardare alla gente.

Che succede? In Italia c´è una rete odontoiatrica del servizio sanitario nazionale con 5 mila addetti, in genere con contratto di specialisti ambulatoriali o (meno) di dipendenza ma copre solo i pazienti a bassissimo reddito per le urgenze e le prestazioni hanno un costo unitario superiore perché inferiore è la produttività. Il dentista privato, fuori dal Ssn, che AIO rappresenta per la maggior parte dei suoi soci, invece copre con 50 mila studi disseminati sul territorio 12-15 milioni di pazienti. Potrebbe arrivare al doppio, come faceva in passato, e come da sempre fa il medico di famiglia convenzionato.  Riteniamo che questa sia una risorsa insostituibile e virtuosa  per il nostro paese e per il nostro sistema Sanitario che nel territorio possa contribuire a dare un sostegno importante e strategico. Il dentista che per la stragrande maggiornaza è organizzato in uno studio monoprofessionale (con un organico di almeno un assistente al riunito e l´appoggio di un igienista o di un collaboratore odontoiatra) osserva oggi un peggioramento della salute orale più ingente che in passato: tasche parodontali fino a 5 volte più profonde di 10 anni fa, buchi cariogeni fino a 3 volte più profondi, patologie che richiedono interventi fino a 5 volte più costosi che se codesti guasti fossero stati presi in tempo.

Scontano la crisi soprattutto le famiglie a basso reddito che non curano i denti a meno di urgenze e dovrebbero invece essere le prime a praticare una prevenzione a basso costo ed alto rendimento. AIO ha impostato tutto il programma di formazione 2013 dei soci sulle Linee guida ministeriali di prevenzione dentale alla cui stesura ha collaborato; e ha proposto già lo scorso febbraio al futuro ministro della Salute Beatrice Lorenzin che gli interventi di prevenzione odontoiatrica, a basso contenuto tecnologico e strumentale e dunque con una grande possibilità  di diffusione capillare con un impatto, anche economico, sicuramente sostenibile, fossero coperti dal Servizio sanitario nazionale.

A giugno 2013 la nostra proposta è stata formalizzata per le sigillature dei denti dei bambini tra 5 e 9 anni, figli di famiglie con reddito Isee inferiore a 8 mila euro annui. La fascia d´età considerata ammonta al 5% della popolazione italiana, cioè 3 milioni. Di questi, solo un 20 per cento è sotto 8 mila euro Isee, arriviamo a 600 mila unità. Le sigillature dei molari da praticare possono arrivare a quattro per ogni bambino, e ciascuna potrebbe essere portata a prezzo calmierato di 40 euro. Il conto è presto fatto: 160 euro per 600 mila uguale 96 milioni.

Riflettiamo poi su formule di convenzionamento esterno a costo ancora inferiore per le visite di prevenzione di soggetti adulti in età filtro per la prevenzione dei tumori del cavo orale e per il controllo delle dentiere negli anziani.

Infine, se il Fondo sanitario nazionale non potesse stornare soldi per sostenere economicamente le prestazioni, si potrebbe intervenire non immettendo liquidità nelle nostre tasche ma consentendoci di detrarre dalle imposte Irpef i costi dei nostri interventi (1).

Urge far qualcosa. Un esempio: sui bambini che nella provincia di Sassari visitiamo all´ingresso alle elementari vediamo situazioni di carie e igiene orale degne di tempi andati. La crisi cambia i regimi alimentari e lo stato di salute. La prevenzione odontoiatrica, che opera pure sugli stili di vita della popolazione, va coordinata con quella posta in atto dal medico di famiglia e dagli specialisti da lui interessati. Sulla scia di quanto chiede la Federation Dentaire Internationale agli stati membri, stiamo attivando nei nostri studi la rilevazione di body mass index, abitudini e dati di laboratorio che corrispondano a fattori di rischio cardiovascolare e diabete: vere e proprie schede che distribuiamo agli assistiti e gestiamo sui nostri pc, ma intendiamo condividere con i mmg.

Rilevo purtroppo che a fronte del nostro impegno, e a fronte di un Piano d´Azione dell´Ue per l´Imprenditoria volto a incoraggiare i liberi professionisti ad avviare e migliorare le loro attività,  continua in modo sistematico uno stillicidio di norme e balzelli che rendono quasi asfissiante la normale gestione dell´attività professionale. Non rispettano la nostra funzione i recenti aumenti dell´imposta di bollo, decisi in una notte e mal comunicati; né ci aiuta dover pagare un acconto Irpef del 110 per cento entro novembre. La crisi c´è anche per noi ma l´Economia continua a utilizzare parametri e regole che tendono ad ingessare il sistema bloccandone, di fatto, la fruibilità e lo sviluppo.

Visto che il nostro impegno passa per un percorso di qualità (leggi formazione universitaria per la quale proponiamo tempi più stretti e maggiore intensità, e formazione permanente) di certo non indolore, dall´altra parte gradiremmo serietà, una lotta mirata a forme di abusivismo-prestanomismo distruttive (crediamo sia necessaria la definitiva approvazione del disegno di legge su questo annoso problema)e un monitoraggio dei centri low cost, che fin qui hanno aiutato, poco e non nella prevenzione, i soli redditi medi. Questi centri, risulta da un nostro sondaggio sul sito www.aioroma.it, costringono spesso il professionista a instaurare con il paziente un rapporto mediato(per niente indipendente), non in grado di garantire la sicurezza della prestazione, a causa dei costi irrealistici delle promozioni messe in atto.

(1) Il nostro centro studi sta in tal senso elaborando una proposta che però non copre più i redditi Isee sotto 8 mila euro ma i titolari di credito di imposta che potrebbero pagare tutte o parte le loro cure dentistiche girando il loro credito al professionista che a sua volta lo potrebbe portare in detrazione Irpef.

Per l´Associazione Italiana Odontoiatri

Il Presidente Nazionale AIO

Pierluigi Delogu

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